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‘Un treno che attraversa la democrazia’ di Gianni Cascone

Lavori pubblici di
Presso la scorsa edizione di ExpoTunnel è stato presentato il volume che illustra la storia di un’esperienza positiva nata dalla rete tra amministrazioni pubbliche, aziende e cittadini


Il tema attuale della realizzazione delle opere infrastrutturali in rapporto con il territorio è stato trattato a ExpoTunnel, Salone delle Tecnologie per il Sottosuolo (17 -19 ottobre 2013, al quartiere fieristico di Bologna, pad. 19) con la presentazione in anteprima informale del libro di Gianni Cascone, "Un treno che attraversa la democrazia. Generazione di un'opera, l'opera di una generazione", CLUEB Edizioni 2013. Il libro, realizzato e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e dall’Azienda USL di Bologna, narra la costruzione della Tratta Bologna-Firenze (1996-2009) della TAV, con particolare attenzione riguardo alla tutela della salute.

La vicenda è stata ricostruita raccogliendo le testimonianze dei protagonisti: una scelta che rende il racconto vivo e attuale e permette non solo la ricostruzione di una grande opera, ma anche un riflessione sul rapporto fra Istituzioni e territorio, oggi più che mai attuale.

Il libro è la memoria di un’impresa di prevenzione e nello stesso tempo una riflessione su cos’era amministrare un territorio vent’anni fa e cosa significhi amministrarlo oggi, alla luce della grande esperienza maturata da decenni in questo senso in Emilia Romagna sulla democrazia partecipata, per dimostrare che la complessità si può governare” – commenta Gianni Cascone, l’autore.

L’iniziativa è stata illustrata da Alberto Gerosa, direttore dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (Area Montagna) dell’Azienda Usl di Bologna: “Noi abbiamo seguito quest’opera dal punto di vista della sicurezza e della prevenzione, quindi la tutela della salute dei lavoratori, la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Dopo i 15 anni di questa esperienza, che è finita nel 2009, i risultati sono stati positivi. Il lavoro si è sviluppato su due fronti: quello scientifico, grazie anche al supporto dell’Università di Bologna, DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e dei Materiali, e quello tecnico che ha visto questa esperienza creare un sistema di rete con tutti i vari enti e istituzioni che devono tutelare la salute dei lavoratori; il tutto è stato sviluppato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna, i Comuni che erano attraversati da questa grande opera e anche con vari enti, come il 118, l’Inail, l’Ispettorato del lavoro (oggi Direzione Territoriale del Lavoro), i Vigili del Fuoco. Si è sviluppata in questo modo una rete continua, in un confronto con le imprese che costruivano questa infrastruttura, che ha permesso di affrontare i problemi di volta in volta: dalla stabilità dei terreni alla presenza dal famoso gas grisù”.

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