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Una casa ecologica in pallet

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Sarà presentata alla biennale di Venezia una soluzione abitativa a basso costo, progettata da due studenti di Vienna

La casa è da sempre uno dei temi che che accende maggiormente la fantasia degli architetti di tutto il mondo fino a spingerli a presentare realizzazioni estreme: dalla casa-cubo trasportabile e montabile che si è vista nei mesi scorsi alle abitazioni gonfiabili proposte da giovani talenti negli Stati Uniti per scampare alla furia delle inondazioni

Adesso arriva la casa eco-compatibile realizzata con il pallet, conosciuto come principale mezzo per il trasporto.
La casa in questione sarà esposta dall'11 al 24 settembre in anteprima alla Biennale di Venezia.

A realizzarla, sono due giovani studenti viennesi, Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer, che si sono aggiudicati il premio GAU:DI (Governance, Architecture, Urbanism: a Democratic Interaction), concorso europeo di architettura sostenibile.
GAU:DI, rivolto agli studenti di dodici prestigiose università e scuole di architettura in Europa è organizzato da La Cité de l'architecture et du patrimoine di Parigi con il patrocinio dell’Unione Europea.

Il progetto “Palettenhaus” sfrutta e amplia l'idea di base che il pallet.

Il pallet è la pedana usata in logistica per il trasporto di bancali di merce, le sue misure sono standard in tutto il mondo, è economico e facile da trasportare.

"Perché dunque non utilizzare in edilizia il pallet che per le sue dimensioni e caratteristiche permette di costruire edifici modulari, flessibili, che rispondono ai diversi vincoli climatici e funzionali di tutte le regioni del mondo?" recita il comunicato stampa.

Intanto i due studenti hanno previsto che per la costruzione di una “Palettenhaus” di circa 60 mq sono necessari 800 pallet riciclati del costo di circa 5 euro l’uno, per un costo totale, che si aggira intorno ai 4mila euro.
L’edificio è anche ecologico grazie all’utilizzo di prodotti ecosostenibili per l’isolamento e alla riduzione al minimo dell’uso di altri materiali.

Non solo. la “Palettenhaus”, nell'idea dei due giovani, avrebbe bisogno di pochissima energia: coibentata con lane di vetro, ha un sistema di ventilazione fornisce caldo d’inverno e fresco d’estate, arrivando a consumare appena 24 kWh/mq all’anno per il riscaldamento

Nel progetto l’acqua piovana viene raccolta in un punto del tetto e convogliata in una cisterna per essere utilizzata come approvvigionamento per i servizi igienici o per le piante del giardino.

“Palettenhaus” è stata ideata principalmente per situazioni di emergenza come alloggiare temporaneamente gruppi di sfollati vittime di catastrofi ambientali o sostituire baraccopoli nelle periferie delle megalopoli in giro per il mondo. Ma ha un livello di comfort abitativo e, soprattutto, performance energetiche, che farebbero invidia a un edificio normale.

Ciò è possibili grazie all’isolamento termico e acustico garantito dai pannelli in lana di vetro del Gruppo Saint-Gobain Isover, azienda che da oltre 60 anni opera nella produzione di materiali per l’isolamento termico e acustico, che ha creduto nell’idea dei due ragazzi di Vienna e ha contribuito alla realizzazione del progetto.

La casa, esposta alla Biennale di Venezia fino al 24 settembre, sarà usata come sede d’emergenza, stazione di primo soccorso o alloggio per persone disagiate.