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Una cucina/fucina insegna i segreti del recupero edilizio

Lavori pubblici di
L'Ordine Architetti di Varese organizza un seminario su materiali e metodi per il recupero degli edifici mercoledì 16 giugno

Mercoledì 16, alle 16,30 nella sede dell’Ordine degli Architetti di Varese (via Gradisca, 4) è in programma un seminario di grande interesse e utilità per chi opera nell’ambito del recupero degli edifici esistenti. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Quarto Forno (azienda di Monza che produce e commercializza sistemi bioedili certificati).

“Le ricette del restauro”, questo il titolo dell’incontro che consentirà di conoscere nel dettaglio i materiali e le tecniche più efficaci per il risanamento delle superfici, analizzando ed approfondendo temi quali l’umidità di risalita e le tecnologie all’avanguardia ed innovative per il prosciugamento definitivo delle murature.

Un’utile occasione per mettere a confronto sistemi innovativi e naturali con i materiali tradizionali, che saranno a loro volta oggetto di approfondimento e discussione. Casi studio ed applicazioni reali completeranno il ricco programma del pomeriggio dedicato a questo importante ambito dell’attività professionale.

«L’approccio al restauro di qualità è di recente introduzione - spiega l’architetto Angela Baila che, col segretario generale dell’Ordine, Matteo Sacchetti, ha voluto e collaborato alla realizzazione del seminario - e stiamo lavorando affinché “Le ricette del restauro” diventino parte di una serie organica di seminari rivolti a questo importante settore specializzato dell’architettura. Specialmente per quanto riguarda il restauro conservativo, occorrono un’attenzione particolare, tecniche e materiali idonei selezionati singolarmente, caso per caso».

«Le antiche ricette per cercare di conservare il nostro patrimonio in alcuni casi si sono rivelate le migliori - aggiunge l’architetto Baila - poiché sono il frutto dell’esperienza e del “saper fare” delle generazioni che ci hanno preceduto. Tuttavia occorre avere un’ottima conoscenza dei materiali da costruzione unita ad un’accurata analisi preventiva. Controllare l’efficacia degli interventi è una fase importante quanto tutte le altre, poiché i materiali oggi utilizzati, sebbene innovativi e validi sotto ogni aspetto, non danno la stessa garanzia di risultato su tutti gli edifici. Ecco perché in un progetto di conservazione è di importanza vitale determinare le linee metodologiche adatte all’edificio sul quale si interviene. I casi studio che esamineremo durante il seminario, sono l’esempio concreto di progetti di conservazione studiati caso per caso».

«È un settore in forte sviluppo - ricorda l’architetto Sacchetti - con una forte attenzione rivolta soprattutto ai sistemi non invasivi per il restauro. Questo primo appuntamento vede il coinvolgimento anche di istituzioni come la Soprintendenza ed il Politecnico di Milano che sono già attivi da molto tempo su questi temi, poiché desideriamo fornire ai nostri iscritti gli strumenti per la conoscenza dell’edilizia storica. L’obiettivo è quello di promuovere un approccio di qualità al costruito, e diffondere le competenze per un’adeguata selezione dei materiali delle tecniche di intervento».

A questo primo evento ne seguiranno altri, ancora in fase di definizione, dedicati a svariate tematiche fra le quali le malte, le ricette di pittura murale, le tecniche dell’affresco.