Nasce Il Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio, il nuovo strumento economico Uncsaal a disposizione delle imprese e degli analisti a cura della Commissione Studi Economici Uncsaal.
Il Rapporto unisce in un nuovo prodotto i diversi strumenti messi a punto in questi anni dalla Commissione: l’Osservatorio economico (report annuale sugli andamenti di mercato), UX Bilanci (analisi dei bilanci dei principali operatori di mercato e risultati di un questionario somministrato ad un ampio campione di aziende operanti nell’involucro), il Modello di settore (analisi delle previsioni sulla domanda e l’evoluzione delle quote di mercato) e il Monitor sui trend di mercato con rilevazione semestrale su un campione selezionato di aziende.
Il Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio avrà cadenza semestrale (il n. 2 sarà rilasciato all’inizio di ottobre 2011 in occasione di MADE expo) e fornirà un quadro sempre aggiornato sui trend di lungo periodo nel settore dell’involucro edilizio, sui cambiamenti strutturali in atto nel settore, sull’andamento congiunturale di breve periodo e sugli scenari per il futuro.
I dati
Il Rapporto n. 1 evidenzia per il 2010 una contrazione del mercato dei serramenti metallici attorno all’8% rispetto al 2009.
Questo dato sposta, in meno di due anni, il valore del mercato dai 2,3 miliardi di euro del 2008 a poco meno di 2 miliardi di euro del 2010. Il risultato è stato determinato dalla brusca contrazione della domanda, specie nel segmento residenziale nuovo e dalle tensioni sui prezzi acuite dall’introduzione sul mercato di prodotti di primo prezzo in PVC.
La contrazione del mercato sarebbe stata ancora più rilevante (tra il 10% e il 12%) se il settore non avesse potuto contare sugli incentivi fiscali (detrazione 55%).
Riguardo alle facciate continue, il Rapporto indica una diminuzione del 6% rispetto al 2009 collocando il valore a 596 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto ai 633 milioni di euro del biennio 2008-2009.
Anche in questo caso, la flessione avrebbe potuto essere maggiore se l’attività dei costruttori di facciate non avesse potuto contare su lavori assegnati nel 2009 e cantierizzati nel 2010. La contrazione della domanda ha determinato tensioni nei prezzi che hanno influenzato negativamente il valore degli ordini acquisiti e realizzati nel corso dell’anno.