La città canadese di Vancouver, che ospita la British Columbia, si è aggiudicata, per il secondo anno consecutivo, il primo posto nella classifica dei centri urbani più vivibili del pianeta.
L’Economist Intelligence Unit (EIU), un gruppo di ricerca legato all’omonimo quotidiano, ha istituito il “Liveability Ranking and Overview”, un indice, costituito da 30 parametri, che misura il livello di qualità della vita in ben 140 città del mondo. Il punteggio va da un minimo di 1 (pessima qualità della vita) ad un massimo di 100 (ottima qualità della vita).
Vancouver, posizionata sul Pacifico, ha ottenuto un punteggio pari a 98 su 100 grazie alla ottima immagine di cui gode già da prima dei giochi invernali del 2010 (secondo quanto affermato dall’EIU, dei giochi invernali del 2010).
La città di Melburne si è invece aggiudicata il secondo posto e Vienna il terzo. La capitale austriaca, assieme alla finlandese Helsinki (arrivata sesta), è la sola città europea ad occupare le prime dieci posizioni della classifica, nelle quali non vi è nessuna città italiana.
Il quarto e il quinto posto vanno ad altre due città canadesi: Toronto e Calgary. Le australiane Sydney, Perth e Adelaide si sono invece aggiudicate la settima, l’ottava e la nonaposizione, mentre il decimo posto è occupato da Auckand, città della Nuova Zelanda.
Ginevra e Parigi occupano, invece la dodicesima e la sedicesima posizione.
La classifica ha premiato soprattutto le città di medie dimensione (decisamente meno inquinate, più sicure e con maggiore facilità nell’accesso ai servizi), a scapito delle grandi metropoli, infatti, Hong Kong, Londra e New York occupano, rispettivamente, il 31°, il 53° e il 56° posto. Pessimo record per Pechino (72° posto) e soprattutto per Harare (Zimbawe) che ha ottenuto un punteggio pari a 37,5, risultando, quindi, la città più invivibile del mondo.