Gli infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni nel corso del 2009 sono stati, a livello nazionale, 69.543 (dati statistici Inail). Il comparto è al secondo posto, dopo quello manifatturiero, per incidenza di eventi di questo genere e, tra gli accadimenti con più alta frequenza, troviamo le cadute dall’alto. È la causa del maggior numero di morti e costituisce una delle più alte percentuali di inabilità permanente.
Per questo motivo, la prevenzione degli infortuni di questo genere è stata al centro del primo incontro del seminario di formazione permanente organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Varese “Linee vita e lavori in fune”, che fornisce tutti gli elementi per prevenire le cadute e assicurare modalità di lavoro in sicurezza. L’incontro si ripeterà il 25 marzo alla Liuc di Castellanza.
Organizzare seminari di formazione continua rivolti ai coordinatori della sicurezza e a tutti coloro i quali rivestono ruoli di responsabilità nei cantieri edili è ormai tradizione consolidata dell’Ordine Ingegneri varesino, sensibile alla tematica degli infortuni sul lavoro e in particolare a quelli nei cantieri edili che, periodicamente, conquistano evidenza drammatica sui media.
«L’Ordine degli Ingegneri ha tra i suoi compiti istituzionali quello, sancito dalla Costituzione, di tutelare la sicurezza dei cittadini - spiega Roberta Besozzi, presidente dell’Ordine varesino -. Sicurezza nelle abitazioni, sulle strade, sicurezza ambientale, sicurezza sul lavoro… È un ruolo del quale siamo consci e del quale ci facciamo carico quotidianamente. È fondamentale, quindi, essere costantemente aggiornati. Il nostro obiettivo è quello di ridurre significativamente l’incidenza di questi eventi drammatici attraverso un’opera di informazione e prevenzione. La sanzione che arriva a fatto avvenuto è sicuramente un deterrente, ma non è sufficiente per contribuire a diffondere quella cultura della sicurezza che è alla base per la creazione di ambienti di lavoro sani e liberi da pericoli per le persone che vi operano».