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Controversie Fotovoltaiche

Energie rinnovabili di
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Il Tribunale di Torino accoglie il ricorso di ME Making Energy ed emette un’ordinanza cautelare nei confronti della concorrente Dinergi

Appropriazione illecita di referenze commerciali, usurpazione della paternità di opere fotovoltaiche e concorrenza sleale: questi gli illeciti attribuiti in sede cautelare dal Tribunale di Torino, adito da ME Making Energy, società torinese tra i principali EPC contractor del settore fotovoltaico italiano, alla concorrente Dinergi, parte del Gruppo Naicon.

Il Tribunale di Torino ha infatti ravvisato che la Dinergi srl ha utilizzato come proprie alcune referenze di ME Making Energy, pubblicizzando sul proprio sito internet quattro impianti fotovoltaici progettati e realizzati dalla ricorrente. L’illecito è avvenuto mediante la riproduzione esatta, per grafica e contenuto, delle schede descrittive e iconografiche redatte e utilizzate dalla ME Making Energy per le proprie attività commerciali e di marketing.

Secondo il Tribunale, l’usurpazione della paternità degli impianti fotovoltaici in oggetto pare configurare una condotta di concorrenza sleale, sia perché idonea a creare confusione con l’impresa concorrente, sia per appropriazione di pregi, sia per violazione della correttezza professionale; il Giudice ha altresì stigmatizzato come la concorrenza sleale, sia inoltre proseguita in almeno un’occasione di contatto commerciale con potenziali clienti, attraverso l’invio delle schede descrittive più sopra citate espressamente riferite e intestate a Dinergi srl.

“E’ molto difficile misurare l’entità del danno che questa spiacevole vicenda ha procurato alla nostra società”, dichiara Luciano Filippi, Amministratore Delegato di ME Making Energy. “Se con questa azione legale contiamo di poter correggere, almeno in parte, le lesioni arrecate all’immagine e alla reputazione della nostra azienda, più difficile è valutarne il riflesso commerciale, inteso come numero ed entità di contratti persi”.

“Non c’è dubbio che il fotovoltaico italiano” - conclude Filippi – “stia attraversando un momento di grande fermento: mercato affollato, contendenti agguerriti e concorrenza spietata. Una situazione, questa, che pur rendendo il nostro lavoro particolarmente difficile e impegnativo, non può e non deve giustificare pratiche scorrette e illecite simili a quella che abbiamo subito”.

Data la natura provvisoria e cautelare del provvedimento ottenuto, ME Making Energy procederà ora con la causa ordinaria per l’accertamento definitivo delle proprie ragioni e per il risarcimento dei danni subiti. A completamento del presente comunicato, si allega copia del dispositivo dell’ordinanza cautelare pubblicata lunedì 3 maggio sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

Info:Ordinanza Cautelare