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“Decondizioniamoci”: la nuova filosofia di Messana Air Ray Conditioning in anteprima a MCE 2012

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“Decondizionamoci” è una nuova filosofia e un progetto: consiste in una serie di attività di informazione e sensibilizzazione dell


In un mondo che ha paura di sognare…
è ancora possibile farlo.
Perché sognare significa aver voglia di superare gli ostacoli,
esattamente come avviene nei sogni veri.

Roberto Messana, Ad Messana Air Ray Condiioning




“Decondizioniamoci”: Roberto Messana, Ad di Messana Air Ray Conditioning, lancia l’appello, a Mostra Convegno Expocomfort 2012.

“Decondizionamoci” è una nuova filosofia e un progetto: consiste in una serie di attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul concetto vero e corretto di radiante, sui vantaggi che esso è capace di offrire in termini di benessere, qualità della vita, risparmio economico e produttività, rispetto ai poco fisiologici ed efficienti sistemi di aria forzata.
“Decondizioniamoci” è la campagna di comunicazione che presenta i risultati degli studi scientifici di Roberto Messana, iniziati oltre vent’anni fa e che veicolano oggi brillanti conclusioni.
   
La critica al mondo accademico: una cultura debole
Il progetto “Decondizioniamoci” coinvolge molteplici soggetti: l’opinione pubblica come attore principale, ma anche gli utilizzatori finali e gli addetti ai lavori passando per il mondo accademico, scientifico ed economico: soggetti che – secondo Roberto Messana - devono “necessariamente decondizionarsi” superando quelle barriere e quei retaggi, risultato di un pensiero originario non del tutto corretto.
La nostra è una cultura termotecnica debole e questa ha inevitabilmente “condizionato” la formazione professionale dei tecnici, la vita degli utenti (il benessere) e i consumi energetici.
Qual è dunque l’intuizione di Messana? L’aver individuato “il peccato” originale dell’aria condizionata, cioè il limite concettuale, un dato incompleto rimasto tale fino a oggi.

Il limite al progresso
Il termotecnico si è sempre sentito insegnare che la temperatura delle superfici di un ambiente, nel momento di progettazione di un impianto di condizionamento ad aria, doveva essere assunta uguale a quella della temperatura dell’aria di progetto.
In questo modo è sempre stato semplificato il problema di studiare l’influenza sul corpo umano delle temperature superficiali dell’ambiente.
Generazioni di termotecnici hanno continuato in buona fede a pensare che sì, il corpo scambiava calore anche per irraggiamento, ma con superfici a 26°.
Insomma, il confort ideale si considerava (e si considera) con una temperatura di 26°C con il 50% di umidità. Ma questa non è una situazione reale.
Se si effettuano delle misure sulla temperatura superficiale media di un ambiente climatizzato ad aria e soggetto ai carichi di progetto (esterni ed interni) si può facilmente riscontrare che il suo valore si colloca sui 4-6°C al di sopra di quello della media dell’aria.
Il termotecnico applica inoltre coefficienti di sicurezza pensando che i carichi potrebbero essere maggiori. Si crea così una condizione di confort non fisiologica, con maggiore scambio convettivo forzato e maggiore evaporazione per il corpo degli occupanti. Insomma, minor benessere.

Una nuova prospettiva
Ecco l’intuizione di Messana: l’aver messo in luce l’incompletezza (non la scorrettezza) di uno degli strumenti classici della termotecnica, l’indice di confort o voto medio previsto (PMV) basato sulle equazioni di Fanger e divenuto norma internazionale (ISO EN UNI 7730).
Quello che manca all’indice è il riconoscimento delle giuste proporzioni che sono in grado di fornire vero confort, quello che può offrire il radiante e non, invece, l’aria condizionata.
Le corrette proporzioni rimettono l’uomo al centro del benessere che, solo in queste condizioni, potrà scambiare il proprio calore metabolico in modo naturale, in diversi modi: per irraggiamento (50%), conduzione (<1%), convenzione naturale e non forzata (20%) e per evaporazione osmotica (30%).

I benefit del radiante: un confort naturale
Il radiante è l’unica modalità in grado di rispondere alle esigenze naturali di benessere. Ciò, a differenza dell’aria condizionata, è consentito dal rispetto delle giuste proporzioni fra i modi di scambio.
Le soluzioni progettate da Messana Air Ray Conditioning si basano proprio su queste caratteristiche per rispondere alle esigenze fondamentali di un corretto impianto di climatizzazione radiante. Queste sono:
-    leggerezza del pannello, che consente a esso di adeguarsi rapidamente alle variazioni del punto di rugiada anche nel caso il sistema di trattamento dell’aria non riuscisse a mantenerlo costante;
-    temperatura di mandata variabile e regolata in funzione sia della temperatura di rugiada che delle condizioni di carico in modo da garantire contemporaneamente sicurezza e confort;
-    trattamento dell’aria in funzione dei suoi parametri qualitativi quali pulizia e umidità e non per fare caldo o freddo; l’immissione deve essere quindi a temperatura tendenzialmente neutra e la portata calibrata su tali funzioni.
Caratteristiche che i pannelli radianti proposti da Messana Air Ray Conditioning possiedono grazie alle peculiarità costruttive del pannello, alla regolazione, alle unità di trattamento dell’aria.
Grazie a questi accorgimenti si possono ottenere potenze frigorifere che superano ampiamente i 100 W/m2, mantenendo in ambiente un punto di rugiada attorno i 14-15°C, una condizione meno impegnativa e più naturale di quella tipica dell’aria condizionata, che consente notevoli vantaggi anche dal punto di vista del risparmio energetico.

Maggior tutela per l’ambiente. Per l’uomo, un nuovo modo di vivere l’ambiente.