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Immobiliare: facciamo il punto sul mercato del credito

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Immobiliare: facciamo il punto sul mercato del credito
Il comparto immobiliare italiano accelera, grazie ai segnali positivi che arrivano dal mercato del credito. Approfondiamo i dati del primo semestre del 2025

La prima metà del 2025 conferma la ripresa del comparto immobiliare, trainato da un mercato dei mutui in forte espansione. Un contesto economico più stabile, l’occupazione in crescita e il calo dell’inflazione hanno dato nuovo slancio alle famiglie italiane, che tornano a investire sulla casa. “Il primo semestre del 2025 ha confermato una solida crescita del mercato dei mutui in Italia”, dichiara Oscar Cosentini, Presidente di Kìron Partner SpA, sottolineando come “il settore stia beneficiando di un contesto macroeconomico più favorevole”.

Erogazioni: +40% nei primi sei mesi

Tra aprile e giugno 2025 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto della casa per 14,8 miliardi di euro, con un incremento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel primo semestre, le erogazioni complessive hanno raggiunto 27,8 miliardi, in crescita del 40,5% su base annua. A trainare il mercato sono sia i mutui per l’acquisto (+21,3%) sia le operazioni di surroga e sostituzione (+66,6%), segno che molti mutuatari hanno scelto di passare dal variabile al fisso per garantirsi maggiore stabilità.

Consistenze in aumento

I dati Banca d’Italia mostrano una crescita dello stock di mutui alle famiglie, salito dell’1,15% nel secondo trimestre e pari a 387,9 miliardi di euro. Su base annua, l’aumento è del 3,2%, confermando la solidità del comparto creditizio.

Tassi e scelte dei mutuatari

A luglio 2025 il tasso medio applicato si è attestato al 3,61%, in leggero calo. Il tasso fisso rimane la formula preferita, scelta dal 94% dei clienti, mentre la quota di variabile si riduce a valori minimi. Cresce invece l’interesse per i mutui a tasso misto, ormai pari al 5% delle nuove sottoscrizioni.

Durata, importi ed età dei mutuatari

La durata media dei mutui passa da 26,6 a 26,8 anni, con oltre l’82% delle operazioni tra i 21 e i 30 anni. L’importo medio sale a 127.234 euro, segno di una maggiore capacità di spesa. L’età media dei mutuatari scende a 38,9 anni, con un aumento della fascia 18-34 anni (39,4%), favorita da agevolazioni e garanzie statali. L’acquisto della prima casa resta la motivazione principale (91,1%), mentre surroga e sostituzione crescono al 5,4%.

Prospettive e chiusura del 2025

Nonostante le incertezze geopolitiche e le dinamiche dei mercati energetici, le previsioni restano positive. La BCE ha avviato un ciclo di tagli ai tassi, favorendo ulteriori margini di riduzione entro fine anno. Le banche mantengono politiche creditizie prudenti, ma aperte, con particolare attenzione ai giovani e ai first-time buyers grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa.
Nel complesso, il 2025 dovrebbe chiudersi con un volume di mutui compreso tra 52 e 54 miliardi di euro, segnando un deciso miglioramento rispetto al 2024 e confermando il buon momento del mercato immobiliare italiano.