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Isolcap al Salone dell'Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali di Ferrara

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L'Azienda Triveneta Pose di Veggiano (PD) porta Isolcap di Edilteco Group come biglietto da visita al Salone dell'Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali di Ferrara


Un massetto alleggerito realizzato con Isolcap, linea completa made in Edilteco di sottofondi leggeri termoisolanti premiscelati a base di perle vergini di polistirene espanso e speciali additivi. E’ questo il biglietto da visita con cui Triveneta Pose, azienda di Veggiano (Padova) leader nella realizzazione di massetti di sottofondo, sempre affidabili per la successiva posa di qualsivoglia finitura e capaci di garantire un isolamento ottimale, si presenta al Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali di Ferrara (settore D stand 4).

Manifestazione cult, il Salone terrà banco al Quartiere Fiereda mercoledì 20 a sabato 23 marzo. La “grande attrazione” 2013? Il prototipo di struttura architettonica partorito grazie al fondamentale contributo di diverse aziende che dell’abitare sano hanno fatto primo comandamento.

I responsabili del progetto hanno chiesto un sottofondo leggero che fosse, al contempo, altamente termoisolante, caratterizzato da una bassissima massa volumica e di supporto ad una copertura in piastrelle – spiega Luigi Schiavo, titolare di Triveneta Pose – A fronte dei tempi assai ristretti abbiamo optato per 7 centimetri di Isolcap Speed, sottofondo leggero premiscelato con elevato potere termoisolante a rapida disidratazione, prodotto da Edilteco S.p.A.. Il pacchetto, che contempla un autolivellante a base di anidrite, è stato realizzato prima con spessore di 2 centimetri e in seguito anche con spessore pari a 3 centimetri. L’unione delle competenze di più imprese impegnate nello sviluppo di tecnologie estreme ha permesso di ottenere un sottofondo performante, di posa facile e veloce e in grado di garantire ottimi risultati anche in termini di protezione dal rumore”.

L’esperienza di Edilteco nell’ambito dell’isolamento termicoe acustico e l’affidabilità di Triveneta Pose impresa dinamica per cui la progettazione va di pari passo con l’esecuzione: un binomio vincente in omaggio ai vent’anni di un evento dai contenuti densi e attuali che si rinnova alla stregua di esperienza multiforme.  Recupero edilizio e ricostruzione post-sisma, metodologie di conservazione e valorizzazione delle grandi architetture del Novecento in Italia e all’estero. Ecco in un’estrema sintesi, che non pretende di essere esauriente, il Salone dell’Arte del Restauro di Ferrara 2013.

Dov’era, ma non com’era”. Mai come quest’anno il Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali di Ferrara, alla sua ventesima edizione, si nutre di attualità. Sgomento e devastazione. E tutto in una manciata di secondi. Succede lo scorso maggio. Immediata la volontà di reagire, di ricostruire sé stessi e le proprie case, di recuperare la propria storia.  Flagello dell’Emilia Romagna il terremoto vanta il singolo “merito”, sempre che di merito si possa parlare, di aver stimolato in un territorio già di per sé operoso quella radicata propensione al “fare” che rende possibile l’impossibile. Fare per vivere meglio. Il che oggi significa restaurare la memoria e donare nuova vita ai capolavori del passato strappati alle macerie.

Non è infatti un caso che come luogo deputato alla presentazione dell’edizione 2013 del Salone di Ferrara sia stato scelto il Palazzo Ducale di Sassuolo, preziosa perla estense nonché unico centro di raccolta e restauro per le 1300 opere sopravvissute alle violente scosse. Ma fare per vivere meglio vuol dire anche e soprattutto andare a caccia di nuove soluzioni tecnologiche pensate ad hoc per ricostruire il presente con lo sguardo rivolto al futuro. Dunque ragionare e agire in chiave antisismica e all’insegna della sicurezza, del rispetto per l’ambiente e del benessere psico-fisico di ognuno di noi. Consapevole di quanto il restauro giochi un ruolo fondamentale nella ricostruzione post-sisma, la kermesse di Ferrara mira  a coniugare cultura (numerosi i relatori di alto  livello) e pratica, tanto da riservare un’intera area al prototipo di una struttura architettonica realizzato mediante l’uso di materiali volti al recupero edilizio. E’ questo uno spazio oltremodo innovativo frutto della collaborazione sinergica tra Teknehub, Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia Romagna, Ciri Edilizia e Costruzioni, Università di Bologna. Il  prototipo di abitazione prevede l’impiego di tecnologie di intervento all’avanguardia in materia di murature, solai lignei, pavimentazioni e si avvale dell’importante contributo dell’impresa di Veggiano  la cui filosofia si traduce in poche chiare parole: “essere razionali e concreti per spingersi passo dopo passo sempre un po’ più in là”.

20, 21, 22, 23 marzo: quattro giorni e un’occasione imperdibile per tutte quelle aziende che, al pari di Triveneta Pose, del costruire con saggezza in nome del ripristino del tessuto urbano hanno fatto missione di vita. E che riconoscono ai prodotti firmati Edilteco l’elevato valore aggiunto di una qualità fuori dal comune poiché frutto di un’instancabile ricerca responsabile e sempre al passo con i tempi.

Nata a San Felice sul Panaro in provincia di Modena all’inizio degli anni Ottanta, Edilteco è oggi leader internazionale nella produzione, tanto di malte leggere termoisolanti, quanto di soluzioni tecnologiche ideate per scongiurare gli effetti nefasti dell’inquinamento acustico. In prima linea  nel promuovere un recupero edilizio votato alla sicurezza, sin dagli esordi Edilteco mira a tutelare la salute dell’ecosistema con cui condivide il medesimo linguaggio. Tra le sue proposte cult i sottofondi premiscelati leggeri ad alto potere termoisolante della linea Isolcap.  Scelti da Triveneta Pose e promossi a pieni voti dall’ambiente soddisfano i criteri dei protocolli Itaca e Leed. Isolcap agisce sulle caratteristiche energetiche dell’involucro riducendone il fabbisogno di energia netta per il riscaldamento ed anche per il raffrescamento dell’edificio: In assenza di impianto di climatizzazione estiva, i massetti alleggeriti ottenuti con i sottofondi Isolcap contribuiscono a diminuire la temperatura interna in conformità con quanto previsto dalla norma UNI 10375.


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