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Linee guida VVF: requisiti di reazione al fuoco del cappotto termico in EPS

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Linee guida VVF: requisiti di reazione al fuoco del cappotto termico in EPS
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Quali sono i requisiti di reazione al fuoco secondo la Linea Guida VVF? Il “bonus facciate 2020” e la crescente richiesta di cappotti termici, ha aumentato la sensibilità verso la problematica degli incendi in facciata

Reazione al Fuoco: la definizione secondo normativa

Nel DM 19 Ottobre 2019, la strategia per la reazione al fuoco è affrontata al capitolo S.1. Si tratta di una strategia fondamentale per ridurre il rischio di incendio e limitare la propagazione dello stesso.

Per completezza si riporta l’estratto del DM 19 Ottobre 2019, riguardante la definizione di reazione al fuoco riportata al Capitolo G.1.13:

Reazione al fuoco: una delle misure antincendio di protezione da perseguire per garantire un adeguato livello di sicurezza in condizioni di incendio ed in particolare nella fase di prima propagazione dell’incendio (pre-flashover). Essa esprime il comportamento di un materiale che, con la sua decomposizione, partecipa al fuoco al quale è stato sottoposto in specifiche condizioni.

Si sottolinea come la reazione al fuoco di un materiale debba essere certificata attraverso prove di laboratorio effettuata presso enti accreditati. Tali certificati devono essere messi a disposizione della direzione lavori per poter validare l’installazione dei materiali, secondo quanto indicato nel progetto antincendio.

Requisiti di reazione al fuoco delle facciate negli edifici civili

Per quanto riguarda la reazione al fuoco delle facciate il riferimento da prendere in considerazioni è Linea Guida dei VVF: Guida per la determinazione dei “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”. Nel Capitolo 4 sono riportati i requisiti di reazioni il fuoco.

In particolare viene richiesta una reazione al fuoco per i rivestimenti in facciate pari a:

  • CLASSE B-s3-d0. In accordo decisione della Commissione Europea 2000/147/CE del 8 febbraio 2000.

Nella linea guida sono anche riportate altre importanti informazioni che si riassumono in breve:

  • La predetta classe di reazione al fuoco, nel caso in cui la funzione isolante della facciata sia garantita da un insieme di componenti unitamente commercializzati come kit, deve essere riferita a quest'ultimo nelle sue condizioni finali di esercizio.
     
  • I prodotti isolanti, esclusi quelli posti a ridosso dei vani finestra e porta-finestra per una larghezza 0,60 m e di quelli posti alla base della facciata fino a 3 m fuori terra, possono non rispettare i requisiti di reazione al fuoco richiesti purché siano installati protetti, anche all'interno di intercapedini o cavità, secondo le indicazioni seguenti:

a) Prodotto isolante C-s3-d2 se protetto con materiali almeno di classe A2;

b) Prodotto isolante di classe non inferiore ad E se protetto con materiali almeno di classe A1 aventi uno spessore non inferiore a 15 mm.

c) Soluzioni protettive ulteriori, possono essere adottate purché supportate da specifiche prove di reazione al fuoco su combinazione di prodotti (supporti, isolanti, protettivi) rappresentativi della situazione in pratica che garantiscano una classe di reazione al fuoco non inferiore ad 1 ovvero a B-s3-d0

  • ­Le guarnizioni, i sigillanti e i materiali di tenuta, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 10% dell'intera superficie della facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti.
     
  • Tutti gli altri componenti della facciata, qualora occupino complessivamente una superficie maggiore del 40% dell’intera superficie della facciata, dovranno garantire gli stessi requisiti di reazione al fuoco indicati per gli isolanti.
     
  • Qualora elementi metallici (staffe,perni,viti,ecc,) o impianti, suscettibili in condizioni di esercizio di raggiungere temperature superiori a 150°C, attraversano prodotti isolanti che non rispettano i requisiti di reazione al fuoco richiesti, è necessario separare tali elementi dal contatto diretto con il prodotto isolante.

Cappotto in EPS: il concetto importante di KIT

Per quanto riguarda la reazione al fuoco, un concetto molto importante per i prodotti da costruzione è il concetto di KIT.

Per quanto riguarda il cappotto in EPS il KIT è rappresentato da tutti i componenti e i materiali del ciclo di posa, dalla lastra alla finitura finale. Si sottolinea come, nei certificati dei produttori che hanno effettuato i testi di reazione al fuoco necessari, tutto il KIT sia testato e inserito nel report della prova e nel certificato stesso.

Per questo motivo è strettamente necessario che, per non far decadere la certificazione, siano utilizzati i materiali e il ciclo di posa indicati nel KIT certificato.

L'importanza e la responsabilità della posa in opera

In base alla definizione di KIT e dell’obbligo di corrispondenza in opera con quanto indicato nel certificato di reazione al fuoco, è evidente che la posa in opera ricopre un ruolo importante e che comporta l’assunzione di responsabilità da parte del posatore.

Esistono sul mercato sistemi prefiniti, che scaricano di responsabilità il posatore e forniscono maggiori garanzie al progettista e alla direzione lavori.
Tra questi, il Sistema ECAP di Edilteco, capace di impedire eventuali errori in fase di posa ed evitare quindi la compromissione della certificazione di reazione al fuoco.