In Sardegna per produrre energia si punta su fonti alternative. Ieri, metà della popolazione sarda è andata a votare no al nucleare in occasione del referendum consultivo regionale. Un’ affluenza alla urne che tocca quasi il 50%. Un risultato che dal punto di vista industriale vede i suoi risvolti nelle rinnovabili.
“Come molte altre regioni del nostro Paese, anche la Sardegna – spiega Averaldo Farri, consigliere delegato di Power-One Italy Spa, azienda numero uno in Italia e seconda mondiale nella produzione di inverter fotovoltaici – ha sviluppato una capacità progettuale e installativa notevole intorno al settore delle energie rinnovabili. Sono stati creati numerosi nuovi posti di lavoro e si è data una prospettiva di lungo termine a tanti giovani che intravedono in questo ambito una possibilità concreta di sviluppo e di crescita. Il grande fascino delle energie rinnovabili consiste proprio in questo: la consapevolezza di rispondere ad un fabbisogno primario, com’è la creazione di energia, senza creare inquinamento, mentre si sviluppano lavoro e ricchezza per tante persone.”