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Malta di cemento: come prepararla in 4 mosse

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Che cos’è la malta da cemento

La malta da cemento, come tutte le malte, ha la funzione di legare mattoni o pietre per costruire un muro o una struttura muraria. Può essere utilizzata in diversi ambienti della casa, ed è una delle tipologie più popolari nel settore dell’edilizia. È possibile anche fabbricarla in maniera autonoma, a patto di essere dotati della tecnologia adatta e non affidarsi a soluzioni "alla buona". Solitamente è necessario ricorrere a una betoniera o a dei secchi, dove verrà versata e miscelata la mistura che forma la malta da cemento. Bisogna fare molta attenzione a trovare i materiali adatti, uniti nelle percentuali consigliate per la formazione di un prodotto ideale.

Composizione della malta da cemento

La malta da cemento è, come le altre tipologie, formata da un legante (in questo caso il cemento di qualsiasi tipo), della materia inerte (sabbia, ciottoli, ghiaia) e acqua (per rendere il tutto malleabile). Di norma il cemento più indicato per produrre della malta è quello di tipo Portland, che presenta una ragionevole tempistica di asciugatura, che avviene in 48 ore.

Attenzione, però: l’irrigidimento definitivo si raggiunge solo dopo 25 giorni, perciò occorre essere molto cauti nel non provocare traumi nel muro appena costruito. Una buona malta da cemento risponde a una proporzione 4:1:1 dove il numero maggiore è costituito dalla quantità di materiali inerti, mentre le due unità restanti sono il cemento e l’acqua. Se non si presta la dovuta attenzione e non ci si attiene a questa semplice formula il prodotto finale non sarà l’ideale, ma potrà risultare troppo compatto e poco malleabile o, viceversa, eccessivamente morbido.

Procedimento passo per passo

1. Per prima cosa occorre formare un impasto che comprenda il cemento e il materiale inerte, sia esso sabbia o ghiaia, sul pavimento. Praticamente occorre fare una piccola "montagna" proprio come si fa quando si prepara il pane.

2. Il passaggio seguente comprende il versamento dell’acqua nell’incavo di questo piccolo rilievo, facendo attenzione a non rovesciare una quantità troppo elevata al di fuori dello stesso.

 3. Avvalendosi di un badile ci si può dedicare al terzo passo, ovvero il mescolamento della miscela e dell’acqua attraverso l’utilizzo di un badile. Occorre essere molto cauti durante questo passaggio perché non bisogna far strabordare l’acqua, ma lavorare sulla mistura in modo che ogni parte possa essere inondata.

4. Il quarto e ultimo passo consiste nella lavorazione del miscuglio che si è ottenuto finché non si ottiene una malta asciutta ma malleabile, che può essere spalmata molto agevolmente. Non devono essere presenti grumi visibili o parti più dure, rimuovendo eventuali ciottoli o pietroline troppo grandi che possono rendere l’impasto irregolare. Ovviamente, questo procedimento è reso molto più semplice se si ha a disposizione una betoniera, dove occorre versare tutte le componenti facendo attenzione che siano sempre mescolate. Comunque, anche il metodo più "casalingo" spiegato in questo paragrafo può essere molto valido per produrre una malta di buona qualità in poco tempo e con una spesa ridotta, una soluzione adatta per tutti quegli interventi più leggeri come la rifinitura o la tappatura di crepe nei muri.

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