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Aggiornamento mensile sugli appalti pubblici di ingegneria e architettura

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Nel primo trimestre 2010 in flessione la domanda pubblica di soli servizi. Gli appalti misti di progettazione e costruzione tornano in crescita grazie a un maxi bando


I dati di marzo confermano la tendenza recessiva della domanda dei servizi di ingegneria e architettura in atto dall’inizio dello scorso anno, chiudendo il primo trimestre 2010 in flessione. Infatti, secondo l’aggiornamento mensile al 31 marzo dell’Osservatorio OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura indette nell’ultimo mese sono state 418 (39 sopra soglia) per un importo complessivo di 53,3 milioni di euro (36,8 sopra soglia).

Il confronto con marzo 2009 vede crescere il numero dell’11,8% (-13,3% sopra soglia e +15,2% sotto soglia) ma diminuire il valore dell’11,6% (-19,8% sopra soglia e +10,6% sotto soglia).

Complessivamente, nel primo trimestre sono state indette 979 gare (94 sopra soglia) per un valore di 174,3 milioni di euro (135,8 sopra soglia). Il confronto con il primo trimestre 2009 è negativo: il numero delle gare scende dello 0,4% (-27,1% sopra soglia e +3,6% sotto soglia) e il loro valore del 4,7% (-6,0% sopra soglia e +0,2% sotto soglia).

Rispetto alla media degli importi rilevati nel primo trimestre dei cinque anni precedenti il valore messo in gara nei primi tre mesi del 2010 presenta una flessione del 22,4%, pur non tenendo conto della dinamica inflativa settoriale.

Continuano ad essere allarmanti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base agli ultimi dati raccolti in marzo il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2009 è stato del 36,5%, che raggiunge l’81% nell'aggiudicazione della gara del comune di Grigno (TN) per l'affidamento dei servizi tecnici di progettazione definitiva ed esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori di ristrutturazione delle scuole elementari di Tezze, con un importo a base d’asta di 237.931 euro.

Continua a restringersi il mercato pubblico – ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglionie continuano ad aumentare i ribassi con cui vengono aggiudicate le gare. Nessuno si illuda che sia un vantaggio dato dalla competizione: solo un progetto valutato per la sua qualità intrinseca e pagato secondo giusti prezzi di mercato può garantire una buona esecuzione dei lavori ed evitare alla pubblica amministrazione il rischio di maggiori e non previste spese in corso d'opera.

A tale proposito l'OICE, da sempre contraria all'utilizzo del massimo ribasso e favorevole ad una efficace disciplina delle offerte anomale, proporrà nell'ambito del convegno annuale EFCA (Federazione europea delle Associazioni nazionali delle società d'ingegneria) che si terrà a Roma il 28 maggio una proposta di revisione della direttiva 2004/18 che preveda l'applicazione del solo criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti di servizi di ingegneria e architettura, in modo da fare prevalere gli elementi qualitativi e non quelli meramente quantitativi.

L'auspicio
– ha continuato Braccio Oddi Baglioni – è che anche il legislatore nazionale possa prendere in esame questa ipotesi e in tal senso ci muoveremo con il Ministero delle infrastrutture nell'ambito dei correttivi al Codice dei contratti pubblici che si stanno iniziando a studiare.

Intanto occorre mettere presto a regime il Regolamento del Codice dei contratti pubblici, ormai definito in ogni suo aspetto, tenendo però da parte la disciplina sulle "superspecialistiche" che riteniamo tale da restringere immotivatamente la concorrenza e da configurare posizioni di quasi monopolio in capo a poche imprese.

Su questo aspetto, che danneggerebbe fortemente le nostre società di general contracting – ha concluso il Presidente Oice – siamo dell'avviso, con ANCE, AGI e ANCPL, che si debba sospendere la disciplina regolamentare in materia per rivedere complessivamente tutte le regole, sia a livello di norme primarie che di norme regolamentari, anche superando l'attuale vincolo che disciplina le opere superspecialistiche.

Tornando ai dati dell’osservatorio è da notare che ad eccezione del Nord-Est, che presenta un anomalo +171,1% in valore rispetto al primo trimestre 2009 dovuto ad un maxi bando da 66 milioni di euro pubblicato in febbraio e un +23,5% in numero, in tutte le altre aree geografiche del Paese il confronto con il primo trimestre 2009 è negativo: Nord-Ovest -4,4% in valore e +13,1% in numero, Centro -39,0% in valore e -26,2% in numero, Sud -36,0% in valore e -1,2% in numero, Isole -77,1 in valore e -19,7% in numero.

Il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, passato dalle 129 unità del gennaio-marzo 2009 alle 94 dello scorso trimestre, mostra una contrazione del 27,1%. Anche nell’insieme degli altri partner dell’Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta una tendenza recessiva connotata, però, da una flessione (-19,3%) meno accentuata di quella italiana. L’incidenza del nostro Paese continua, comunque, ad attestarsi su un modesto 3,1% nel primo trimestre (Francia 45,2%, Germania 10,6%, Spagna 7,4%, Polonia 5,3%, Gran Bretagna 4,1%, ecc.).

La domanda indiretta di progettazione, che si esprime attraverso le gare per l’affidamento congiunto di lavori e servizi di ingegneria, mostra nel primo trimestre una evoluzione tendenziale positiva degli importi a base d’asta grazie ad un maxi bando dell’Anas per il collegamento viario compreso tra lo svincolo della ss 514 "di Chiaramonte" con la ss 115 e lo svincolo della "Ragusana" con la ss 114, con la riqualificazione dell'itinerario della Ragusa-Catania, con un valore di 1.500 milioni di euro. Complessivamente sono 260 le gare pubblicate, per un valore accertato di 3.449 milioni di euro, con incrementi del 37,9% in numero e del 23,0% in valore rispetto al gennaio-marzo 2009.