1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Agrivoltaico: andiamo a scoprire come sarà disciplinato

Agrivoltaico: andiamo a scoprire come sarà disciplinato

Energie rinnovabili di
Agrivoltaico: andiamo a scoprire come sarà disciplinato
5/5
votato da 1 persone
La prassi di riferimento individua i requisiti necessari affinchè un impianto fotovoltaico possa essere definito agrivoltaico. La presentazione dell’ENEA

L’agrivoltaico è un impianto che garantisce sia la produzione di energia rinnovabile da fotovoltaico, sia la produzione agricola, limitando così il consumo di suolo. La sua diffusione passa anche dalla prassi di riferimento che è stata sviluppata nell’ambito di una collaborazione tra ENEA, Università Cattolica del Sacro Cuore, REM TEC e UNI (Ente Italiano Normazione).

L’obiettivo è individuare i requisiti necessari affinchè un impianto fotovoltaico possa essere definito un ‘sistema agrivoltaico’, indicando le condizioni per la sua ottimale integrazione nel paesaggio, in accordo con le linee guida vigenti.

Grazie al know-how, alle competenze e professionalità pluriennali presenti nei suoi centri di ricerca di Casaccia e Portici, ENEA ha supportato la definizione delle tecnologie degli impianti fotovoltaici, alla luce dei più recenti sviluppi di celle e moduli commerciali, soprattutto in silicio.

La prassi di riferimento è disponibile a questo link.

Per valutare in maniera oggettiva la scelta agrivoltaica rispetto ad altre soluzioni, ENEA è impegnata nell’individuare metodi di monitoraggio dei sistemi agrivoltaici, con particolare attenzione alla produzione e gestione di dati di entrambe le attività produttive. I ricercatori hanno inoltre definito le tecniche per l’integrazione dei sistemi agrivoltaici nel paesaggio, utilizzando le più recenti innovazioni nel settore dell’analisi del territorio.

Il commento dell’ENEA

“L’agrivoltaico rappresenta una soluzione per coniugare la produzione di energia elettrica da fotovoltaico con quella agricola; tuttavia, ad oggi, gli impianti agrivoltaici installati non rispondono a criteri assestati e ciò rende difficile monitorarne nel tempo le prestazioni e valutare costi e benefici - evidenzia Girolamo Di Francia, responsabile del laboratorio Sviluppo applicazioni digitali, fotovoltaiche e sensoristiche del Centro Ricerche ENEA di Portici - In questo contesto la nuova prassi UNI/PdR 148 può fornire un valido punto di riferimento, richiamandosi alle linee guida ministeriali e, come già accaduto in altri Paesi, suggerire norme e prassi per la realizzazione di impianti agrivoltaici in modo da standardizzarne la realizzazione e consentire, al contempo, il controllo delle produzioni sia di energia elettrica che di prodotti agricoli”.