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Anas in pericolo, l’Ance non ci sta

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Il presidente Gabriele Buia: “È importante che la più grande stazione appaltante italiana sia in grado di trasformare rapidamente le risorse stanziate in cantieri”

“Non vogliamo commentare decisioni politiche, ma in un momento così delicato per l’equilibrio economico e sociale del nostro Paese è necessario mantenere attiva la più grande stazione appaltante italiana e fare in modo che prosegua spedita il suo cammino”, commenta il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, in relazione alla notizia apparsa sugli organi di stampa del rinnovo dei vertici di Anas.
 
“E’ importante che la più grande stazione appaltante italiana sia in grado di trasformare rapidamente le risorse stanziate in cantieri necessari per la manutenzione, la messa in sicurezza e la realizzazione di nuove infrastrutture utili al Paese”, aggiunge Buia, ricordando che solo per approvare il contratto di programma Anas 2016-2020 ci sono voluti due anni: “abbiamo dovuto attendere fino a dicembre 2017, perdendo mesi preziosi”.
 
L’imperativo è dunque fare in fretta e fare bene. “Ci auguriamo che la fase di rinnovo sia chiusa in fretta e che nel frattempo la società non subisca un blocco che penalizzi i tanti progetti attivati”.