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Aniem: è il momento di dare risposte concrete e reali per risolvere l’emergenza casa

Edilizia di
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L’associazione chiede di attivare una nuova politica industriale sulla casa, stimolando il contributo dei privati, attivando forme di incentivazione fiscali, promuovendo programmi di riqualificazione


"Dal dopoguerra ad oggi all'emergenza casa, bene primario per garantire una vita dignitosa, il paese ha sempre dato due tipologie di risposta: una casa a tutti, come si pensava negli anni '50 e cementificare tutto il possibile". Così Dino Piacentini, presidente di Aniem, l'associazione che rappresenta 8000 piccole e medie imprese edili, aderente a Confimi Impresa.

"E' giunta l'ora di dire basta a questo modo di affrontare il tema. E' arrivato il momento di dare risposte concrete e reali per soddisfare il fabbisogno di quella parte della popolazione che maggiormente risente della crisi economica", prosegue Piacentini.

"Dobbiamo prendere atto che lo spazio è un bene finito. Smettere quindi di rincorrere nuovi terreni da edificare e ripensare ad un diverso utilizzo degli spazi già occupati con edifici commerciali, industriali e abitativi degradati, obsoleti e energivori - continua il presidente di Aniem -. Sostituire questo patrimonio immobiliare con costruzioni più sicure da un punto di vista antisismico, con criteri e modelli di efficienza ambientale e utilizzando aumenti di cubatura in altezza, può dare risposte moderne e a vantaggio dell'intera collettività, migliorando la qualità della vita delle nostre città e fornendo risposte concrete anche in termini di social housing".

"Attiviamo e favoriamo, finalmente, una nuova politica industriale sulla casa, stimolando il contributo di privati, imprese e cittadini, attivando forme di incentivazione fiscali di scopo, promuovendo programmi integrati di riqualificazione comprensivi di edilizia sociale", conclude Piacentini."E destiniamo a questa politica parte del prelievo che dall'imposizione fiscale sulla casa, evitando che l'edilizia continui ad essere considerato il bancomat della nostra economia".