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Architetti al nuovo Parlamento: la rigenerazione sia prioritaria nell’agenda politica

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Il Consiglio Nazionale sottolinea come la rigenerazione e lo sviluppo vadano a braccetto e come un habitat migliore sia anche un fruttuoso investimento economico


"Ci congratuliamo - come doveroso - con quanti sono stati chiamati a sedere sugli scranni del Senato e della Camera dopo le elezioni di domenica e lunedì scorsi. Altrettanto doveroso è che il nuovo Parlamento e il Governo che ne sarà espressione pongano immediatamente all'ordine del giorno del  loro lavoro il tema della rigenerazione sostenibile della città e del territorio, vera e propria priorità per gli italiani e per lo sviluppo del Paese". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Negli ultimi anni - continua - in presenza di terremoti o inondazioni abbiamo purtroppo dovuto contare troppi morti causati dalla mancanza di condizioni di sicurezza nelle case e nei territori; i cittadini sono stati colpevolmente lasciati inconsapevoli delle reali condizioni del loro habitat; abbiamo inutilmente investito, sprecandole, troppe risorse in faraoniche infrastrutture, abbandonando al loro destino città, grandi e piccole, dove tutti viviamo; abbiamo dovuto subire troppi condoni edilizi  e riscontrato evidenti e frequenti condizioni di illegalità nell'edilizia, create anche da norme affastellate e incomprensibili che non hanno garantito nulla; abbiamo lasciato decadere i nostri monumenti e il paesaggio anche attraverso leggi urbanistiche ormai anacronistiche; abbiamo dovuto scontare un sistema dei lavori pubblici inefficiente, incapace di garantire la qualità architettonica e di valorizzare le risorse dei progettisti italiani, in particolare di quelli più giovani; abbiamo sprecato miliardi di euro in energia, senza investire, come si sarebbe dovuto fare, nel vero risparmio energetico che è quello degli edifici".

"Cari parlamentari - continua il Consiglio Nazionale - noi proponiamo da tempo un progetto integrato sull'habitat, capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell'architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case, dimostrando - se mai ce ne fosse ancora bisogno -  che  rigenerazione e sviluppo vanno a braccetto, che un habitat migliore è anche un fruttuoso investimento economico, così come lo è in Germania, in Svezia, in Francia e in ogni altro paese civile".

"Gli architetti italiani - conclude  il Consiglio Nazionale - hanno dato prova, con le loro proposte, di essere pronti a fare la loro parte, per lo sviluppo del Paese, con idee innovative, con saperi e tecniche  in continuo aggiornamento, assumendosi le indispensabili responsabilità etiche. A voi ora chiediamo un ascolto attento, coraggio nelle scelte, visione del futuro, lavoro serio e responsabile, minor rumore mediatico, nella convinzione che tutti, parlamentari e architetti, abbiamo una responsabilità ineludibile nei confronti dell'habitat, della sicurezza e della vita quotidiana dei nostri concittadini".