1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Aree industriali dismesse: per Anci il Ddl va nella giusta direzione, ma servono chiarimenti

Aree industriali dismesse: per Anci il Ddl va nella giusta direzione, ma servono chiarimenti

Edilizia di
5/5
votato da 1 persone
Biffoni: “Occorre specificare dove agirà la norma, cos’è l’Accordo di programma e quali saranno le modalità e i tempi della sua attuazione. Inoltre 50 mln di euro l’anno ci sembrano pochi”


Il disegno di legge in discussione in Parlamento sulle misure da adottare per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse va nella giusta direzione e può rappresentare un valido sostegno alle attività di ricostruzione urbanistica dei territori”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione, Matteo Biffoni, che ha partecipato all’audizione sostenuta da Anci in merito al ddl ora al Senato sulla riqualificazione delle aree industriali dismesse.

L’Anci accoglie con favore questo provvedimento anche se - ha precisato Biffoni - non mancano criticità da risolvere, penso ad una visione di insieme, che oggi manca, che deve riguardare l’intera ricostruzione urbana dei tanti territori coinvolti, perchè la riqualificazione non interessa solo le aree con presenza di capannoni ma anche zone dove si alternano il residenziale e il produttivo, quindi occorre specificare con esattezza dove la norma andrà ad agire. Va poi specificato - ha continuato il sindaco di Prato -cos’è lo strumento Accordo di programma e quali saranno le modalità e i tempi della sua attuazione. Ultima ma non per importanza - ha concluso Biffoni - la questione legata alle risorse: 50 milioni di euro l’anno per il triennio 2015-2017 ci sembrano pochi e riteniamo che la dotazione andrebbe implementata con un meccanismo di finanziamento più strutturato, complesso e consistente, magari richiamando alle risorse di privati o all’utilizzo dei fondi europei del 2014-2020”.

All’audizione ha partecipato anche l’assessore alle Attività produttive di Napoli, Enrico Panini, il quale ha sottolineato come occorra “chiarire meglio la definizione di aree industriali dismesse, considerato che il provvedimento si configura con un carattere di sperimentalità”. Per Panini, poi, “devono essere previsti una gamma di incentivi, statali, regionali e comunali, per mettere in moto disponibilità che coinvolgono soggetti privati così’ come è importante “prevedere un forte snellimento dei tempi della burocrazia, che la legge in discussione dovrebbe promuovere insieme alla partita richiamata sopra degli incentivi fiscali”.
Infine per l’assessore campano “nel testo che gli accordi di programma che si andranno a definire per gli interventi” si preveda “la centralità degli enti territoriali e delle loro attività di pianificazione, anche rispetto alle variazioni che saranno individuate che non possono prescindere dal ruolo del Consiglio comunale”.

Al temine dell’audizione il presidente della commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti e i relatori del provvedimento, Gianni Pietro Girotto e Francesco Scalia, nell’apprezzare le proposte contenute nel documento Anci, hanno manifestato ampia disponibilità a valutare con attenzione le proposte di emendamento puntuali che saranno a breve inviate.