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Assosolare presenta delle proposte per il fotovoltaico

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L'associazione ha inviato al Ministro Romani e a Confindustria delle proposte in occasione della messa a punto del Quarto Conto Energia per il fotovoltaico


Assosolare ha inviato al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e a Confindustria delle proposte in occasione della messa a punto del Quarto Conto Energia per il fotovoltaico. L’associazione chiede, per la salvaguardia delle imprese e dei dipendenti impiegati nel settore fotovoltaico:
- Una riduzione più graduale delle incentivazioni, facendo salvo il 2011, in modo da facilitare il passaggio dal Terzo al Quarto Conto Energia;
- Sostituzione del meccanismo del “tetto annuale” con quello dell’"obiettivo di 3 GW all’anno";
- Stanziare almeno 6,9 milioni di euro annui al 2016 per lo sviluppo della filiera;
- Maggiore tutela della filiera industriale italiana.

La prima richiesta ha lo scopo di salvaguardare gli investimenti e di evitare effetti retroattivi anche alla luce del fatto che le imprese italiane non sono in grado di sostenere elevati tagli in così breve tempo. Quindi, secondo il parere di Assosolare, sarebbe preferibile:
- Una riduzione delle tariffe del 5%a fine 2011piuttosto che del 10% prospettato;
- Una riduzione del 10% a fine 2012 anziché del 15% proposto

Con riferimento alla seconda proposta, l’associazione puntualizza sul fatto che il Quarto Conto dovrebbe traghettare verso la “grid parity”, con una riduzione graduale e progressiva degli incentivi fino al loro esaurimento (previsto per il 2016). Il meccanismo dei “tetti annuali” pregiudica la bancabilità degli investimenti e quindi occorre prevedere “obiettivi annui” di 3 GW fino al 2016 e riduzioni anticipate delle incentivazioni in funzione della potenza installata, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica.

Assosolare ritieneche il tetto di 6 miliardi di euro all’anno al 2016 chiesto da Confindutria sia troppo basso e quindi ne propone uno di almeno 6,9 miliardi per un massimo di 20 euro/MWh (nello scenario più costoso). L’associazione propone anche di ancorare la riduzione degli incentivi al criterio della “fine lavori certificata” e non a quello basato sull’entrata in funzione degli impianti, prevdendo accorgimenti che evitino il ripetersi del “fenomeno Alcoa”.

Con riferimento all’ultima richiesta occorre garantire la stabilità del sistema di incentivazione e tutelare la filiera industriale italiana emergente, istituendo, da parte del Governo, un tavolo di monitoraggio permanente con le industrie fotovoltaiche.

Il Presidente di Assosolare, Gianni Chianetta, ha infine chiesto al Governo di accompagnare la riduzione graduale degli incentivi con una radicale diminuzione dei tempi degli iter autorizzativi, responsabili del notevole incremento dei costi degli impianti (fino al 17%) e della connessione alla rete (fino al 100%), e l'intorduzione di forme di defiscalizzazione.