1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Auto che danno energia alla casa. È il futuro?

Auto che danno energia alla casa. È il futuro?

Energie rinnovabili di
5/5
votato da 1 persone
Se n’è parlato nel seminario “Digitalizzazione e automazione per l’edilizia sostenibile: dalla progettazione alla gestione dell’edificio”, organizzato dal Coordinamento FREE a Legno&Edilizia

Potranno le auto elettriche rifornire di energia le nostre case? È una delle interessanti domande che hanno trovato risposta a Legno&Edilizia, nel seminario “Digitalizzazione e automazione per l’edilizia sostenibile: dalla progettazione alla gestione dell’edificio”, organizzato dal Coordinamento FREE.

Gianni Silvestrini, direttore della rivista “Il pianeta terra”, ha ricordato che nel 2017 l’Autorità per l’Energia ha proposto le reti di quartiere, con la realizzazione di scambi energetici che vedranno protagonisti più edifici e di cui probabilmente nel 2020 si vedranno i primi esempi. “Già si stanno installando i contatori elettrici di seconda generazione, in grado di dialogare con gli elettrodomestici (se adattati con appositi microchip) per abbassare i consumi; e prossimamente l’auto elettrica, dal garage, la notte rifornirà la casa di energia elettrica, anche grazie a uno specifico software (già esistente) che assicura al mezzo la riserva di corrente necessaria per raggiungere un altro luogo di ricarica”.  

Un esempio di edificio industriale avanzato sotto il profilo energetico viene dalle Marche, dove a Jesi l’imprenditore “olivettiano” Enrico Loccioni ha realizzato una drastica riduzione dei consumi grazie a sistemi di controllo, test e Domotica.

Marco Caffi, direttore del Green Building Council Italia, ricorda che già oggi le batterie dell’auto elettrica, una volta invecchiate, possono tranquillamente venir trasferite definitivamente in casa per rifornirla di energia. “I nuovi sistemi di automazione domestica intelligente sono ormai la condizione indispensabile per far diventare sostenibili gli edifici riducendo drasticamente le emissioni. Processo che si realizza con la digitalizzazione dei controlli e delle reti. I sistemi di controllo e ottimizzazione già consentono risparmi energetici dal 5 al 15% e si uniscono al ruolo dell’energia solare che oggi è triplicato rispetto a pochi anni fa. Le tecnologie ci sono - ha concluso l’esperto -. Quel che manca è la creazione di una figura professionale di sistemisti dedicati”.