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Autorizzazione Paesaggistica: i chiarimenti del Mibact

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Il documento elaborato dal Ministero dei Beni Culturali chiarisce se l’intervento che si vuole realizzare necessita di autorizzazione paesaggistica

Il Ministero dei Beni culturali (Mibact) con la circolare n.42/2017 (21/07/2017) recante “Circolare applicativa del Dpr 31/2017” ha risposto ad una serie di quesiti inerenti alle applicazioni sostanziali del Regolamento che immette l’autorizzazione paesaggistica semplificata.

Nella circolare pubblicata vengono trattati i seguenti argomenti:
• Individuazione delle categorie degli interventi previsti nell’Allegato A
• Art. 3 - ente responsabile della verifica della corretta individuazione della tipologia di intervento operata dal richiedente riguardo agli interventi ed opere di lieve entità elencati nell’Allegato B;
• Cumulo di una pluralità di interventi sullo stesso immobile - reiterazione/reiterabilità dell’intervento;
• Art. 4 - Accordi con le regioni - Ulteriori casi di esclusione - Verifica del rispetto delle prescrizioni - Possibilità di stipulare accordi Ministero/Regione per l’esonero di alcune tipologie di opere da parte del privato;
• Dubbi circa l’identificazione della tipologia di vincolo paesaggistico, nell’ambito di quelle previste dall’art.136 del Codice;
• La nozione di interesse storico-architettonico o storico-testimoniale;
• Art.5 - Prevalenza dell’autorizzazione paesaggistica su eventuali prescrizioni contenute nei regolamenti edilizi e urbanistici locali;
• Articolo 11 - Termini procedurali;
• Articolo 11 - Questioni concernenti il procedimento autorizzatorio;
• Articolo 16 - Coordinamento con la tutela dei beni culturali;
• Articolo 17, comma 1 - Rimessione in pristino;
• Articolo 19 - Validità della delega ai Comuni.

Il documento elaborato delucida se l’intervento in opera che si vuole realizzare non necessiti di autorizzazione paesaggistica.
Viene anche evidenziato dove in più casi di intervento sullo stesso immobile le semplificazioni non possono essere applicate, nonché quali sono gli enti preposti alla corretta verifica ed individuazione della tipologia di intervento svolta dal richiedente.
Si chiarisce poi la definizione di vincolo d’interesse storico-architettonico/storico-testimoniale.
La circolare, sottolinea, inoltre, gli obblighi delle amministrazioni pubbliche nel dare i chiarimenti inerenti alla tipologia di procedimento in cui l’intervento è sottoposto.
Infine, la circolare chiarisce quali procedure seguire per il ripristino in caso di abusi.
La circolare fornisce in dettaglio dei chiarimenti sui singoli interventi previsti nell’allegato A (interventi senza autorizzazione) e nell’allegato B (interventi con autorizzazione semplificata), mettendo in evidenza quali condizioni devono essere immesse affinché un intervento possa ritenersi liberalizzato o con la procedura semplificata.