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Bonus Ristrutturazioni: chiarimento sul familiare convivente

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Bonus Ristrutturazioni: chiarimento sul familiare convivente
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Il Bonus Ristrutturazioni può spettare al familiare convivente? Anche se l’immobile oggetto dei lavori viene affittato? Le risposte dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate scioglie un dubbio riguardante il Bonus Ristrutturazioni e la possibilità che a beneficiarne sia il familiare convivente del proprietario dell’immobile, anche se quest’ultimo viene affittato. Vi proponiamo di seguito il quesito della contribuente e la risposta del Fisco.

“Per un'abitazione non affittata, della quale è proprietario mio padre, inoltrerò a mio nome, in qualità di figlia convivente, la comunicazione per lavori di manutenzione straordinaria (Cila). Avendo intenzione di portare in detrazione al 50% nei prossimi dieci anni le spese che sosterrò interamente, chiedo se mio padre, proprietario dell’abitazione, potrà affittarla dopo la ristrutturazione senza che io perda le agevolazioni”.

Paolo Calderone risponde su FiscoOggi

Premesso che le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio spettano anche al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto degli interventi, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che lo status di convivenza deve verificarsi già al momento in cui si attiva la procedura (o alla data di inizio dei lavori) e sussistere nel momento in cui si effettuano le spese ammesse in detrazione (circolare n. 17/2023).

Nello stesso documento ha inoltre precisato che la disponibilità dell’immobile e lo status di convivenza, richiesti nel momento di sostenimento delle spese che danno diritto al familiare convivente di godere del beneficio fiscale, non è necessario che permangano per l’intero periodo di fruizione della detrazione.

Infine, si ricorda che l’agevolazione spetta anche se le abilitazioni comunali all’esecuzione dei lavori sono intestate al proprietario dell’immobile e non al familiare che usufruisce della detrazione, ferme restando le altre condizioni.