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Calabria: da Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005 dieci anni di frane, oggi il punto della situazione

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Fragale: “Esattamente a 10 anni di distanza dalla frana di Cavallerizzo di Cerzeto, faremo il punto su criticità e prospettive della difesa del suolo in Calabria”


Era il 7 Marzo del 2005 ed una frana di enormi dimensioni travolse in Calabria, Cavallerizzo di Cerzeto. Furono evacuate ben 329 persone su una popolazione di 581 abitanti.

Vogliamo mantenere alta l’attenzione sul rischio idrogeologico. - Ha affermato Francesco Fragale, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria. - La fragilità del territorio, legata alle particolari caratteristiche geologiche ed orografiche della nostra regione, è ormai nota. Le criticità idrogeologiche cui è soggetto il territorio pongono a serio rischio l’incolumità pubblica e finiscono per mettere in ginocchio l’economia locale. Simili scenari non si possono più tollerare. Urgono interventi politici concreti nel campo della difesa del suolo”.

I geologi invocano solo fatti concreti nell’interesse della collettività. Da una parte la conoscenza, dall’altra il rischio naturale. 10 anni dopo quella grande frana di Cavallerizzo cosa è cambiato in Calabria?

A seguito di attente valutazioni e studi, integrati da dati di monitoraggio, la Protezione Civile Nazionale decise allora la totale delocalizzazione dell’intera frazione di Cavallerizzo, ricostruita poi in altro sito considerato sicuro. Oggi - ha affermato Paolo Cappadona, Consigliere Nazionale del Geologi - a 10 anni esatti da quell’evento, abbiamo aderito e convintamente sostenuto, l’iniziativa dell’Ordine dei Geologi della Calabria, che ha inteso organizzare un convegno per fare il punto su quanto si è fatto e quanto ancora si deve fare in Calabria per superare il paradosso di una regione che non riesce a passare dall’emergenza alla gestione ordinaria del territorio attraverso politiche sostenibili di uso del suolo. La Frana di Cavallerizzo di Cerzeto del 7 marzo 2005 rappresenta un evento che per il risalto mediatico avuto e per le conseguenze che ha determinato, anche e non solo, in termini di costi emergenziali e disagio sociale, può senz’altro essere assunto a simbolo della 'Calabria che frana'. Simbolo di una intera Regione costretta a fare quotidianamente i conti con la sua estrema fragilità strutturale e con una gestione del territorio poco attenta alla sua estrema esposizione ai rischi naturali”.

A 10 anni dalla frana che travolse un’intera frazione cambiando la vita delle persone, si è così tenuta al Museo del Presente di Rende (provincia di Cosenza) una grande conferenza, 'Da Cavallerizzo di Cerzeto ad oggi, dieci anni di frane in Calabria', organizzata dall’ Ordine dei Geologi della Calabria, con il contributo del Consiglio Nazionale dei Geologi e dell’Autorità di Bacino Regionale della Calabria e con i patrocini di: CNR-IRPI, Università della Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Cosenza, Comune di Rende, Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Cosenza, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Cosenza, Ordine degli Ingegneri di Cosenza.