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Codice Appalti: cosa ne pensano le imprese artigiane?

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Codice Appalti: cosa ne pensano le imprese artigiane?
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Confartigianato: “Apprezziamo l’impegno per semplificare il Codice Appalti, ma mancano misure specifiche per le micro e piccole imprese”. Vediamo quali

Nei giorni scorsi vi abbiamo dato notizia del giudizio, molto critico, delle organizzazioni dei professionisti sul nuovo Codice Appalti. Qual è la posizione delle imprese? Leggiamo il parere di Confartigianato.

“Apprezziamo l’impegno per semplificare una disciplina molto complessa e la volontà del Governo di renderla operativa in tempi rapidi. Semplificazione, certezza delle norme e velocità dei procedimenti sono indispensabili per favorire il lavoro e la crescita delle imprese. Tuttavia, sembrano ancora mancare misure specifiche per favorire la partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici, principio cardine della legge delega”. È il giudizio espresso dal Presidente Marco Granelli, il quale sottolinea la disponibilità al confronto per condividere le modifiche utili a rendere la riforma un volano di sviluppo per le imprese.

Codice Appalti, gli aspetti da migliorare

Tra gli aspetti da migliorare, Confartigianato segnala la necessità di inserire il principio degli appalti a Km0 e del criterio della prossimità, di tutelare le piccole imprese nelle regole sul subappalto a cascata, di prevedere la qualificazione delle stazioni appaltanti e di migliorare la disciplina sui consorzi artigiani prevedendo la partecipazione agli appalti anche delle reti d’impresa.

Inoltre, tra i motivi di revisione dei prezzi, Confartigianato ritiene necessario un sistema maggiormente tarato sulla effettiva incidenza dei costi per le imprese, come ad esempio il costo del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative.