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Confedertecnica: auspichiamo una riforma radicale di Ordini e Consigli Nazionali

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Lo Castro: “Il punto centrale è capire quale ruolo attribuire ad Ordini e Consigli nazionali delle professioni, ponendo fine ad un ordinamento ormai obsoleto”


E’ arrivato il momento di mettere mano a una riforma seria, globale, definitiva rispetto a una giungla che crea confusione tra ordini professionali, consigli nazionali, sigle di rappresentanza”. La dichiarazione del Presidente di Confedertecnica, Calogero Lo Castro, come egli stesso chiarisce, è indirizzata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Esiste oggi una duplicazione di rappresentatività, con i Consigli nazionali posti sotto la tutela del Ministero della Giustizia, gli Ordini professionali aventi ciascuno vita propria, e tra questi e le sigle di rappresentanza dei professionisti. - Prosegue Lo Castro - In quest’ultimo caso voglio fare notare che, per i liberi professionisti, le sigle come la nostra costituiscono un punto di riferimento ben diverso dai sindacati dei dipendenti, e dai C.N. essendo una parte sociale deputata a rivestire un ruolo più ampio, di raccordo appunto tra le esigenze di tanti liberi professionisti ed Ordini, sindacati, enti bilaterali, ministeri e legislatori”.

Il punto centrale - dichiara Lo Castro - è capire quale ruolo attribuire ad Ordini e Consigli nazionali delle professioni, ponendo fine ad un ordinamento ormai obsoleto, nato durante il fascismo, che aveva una impostazione corporativa centrale, tendente al controllo degli iscritti con finalità diverse da quelle di tutela. E va rimessa in discussione la norma tutta italiana, anche in chiave di confronto con l’Europa, dell’obbligo di iscrizione dei professionisti ad Ordini in cui la tenuta degli Albi non corrisponde più, in molti casi, al variegato universo delle nuove competenze professionali, oggi articolate in un ventaglio di specificità cui occorrono minori vincoli, maggior flessibilità ed una voce più forte nelle occasioni negoziali, a dispetto di quanto avviene”.

Auspichiamo che al controllo sulle funzioni ordinistiche del Ministero di Giustizia, sia affiancato un pari ruolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per quanto attiene le problematiche di sviluppo della formazione e dei rapporti committenza-professioni, al fine di assumere procedure attuative che tengano conto delle esigenze dei professionisti”.

Confedertecnica - conclude Calogero Lo Castro - si continua a dichiarare disponibile per un approfondimento in materia, sia con il legislatore che con le parti sociali e ordinistiche, allo scopo di pervenire ad una riforma generale che riveda alla radice la rappresentanza dei liberi professionisti, tecnici e non solo”.