1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Consiglio dei Ministri: rinvio per ecobonus e ristrutturazioni, necessaria una messa a punto

Consiglio dei Ministri: rinvio per ecobonus e ristrutturazioni, necessaria una messa a punto

Edilizia di
5/5
votato da 1 persone
Fermo restando il recepimento della Direttiva comunitaria sull'efficientamento energetico, il Governo ha deciso di mettere a punto le questioni tecniche e finanziarie


Il Governo ha deciso di effettuare una messa a punto delle risorse finanziarie per la proroga degli incentivi per l'efficienza energetica nelle abitazioni. Lo si legge in un comunicato redatto al termine del Cdm che ha rinviato l'approvazione della proroga delle agevolazioni fiscali.

''Il Consiglio dei ministri - recita il comunicato - ha avviato l'esame del decreto sul risparmio energetico. Fermo restando il recepimento della Direttiva comunitaria sull'efficientamento energetico, il governo ha deciso di mettere a punto le questioni tecniche e finanziarie per consentire la proroga degli incentivi fiscali in materia di risparmio energetico e le ristrutturazioni edilizie''.

In particolare, il decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e del Ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, di concerto con i ministeri dell'Ambiente, e dell'Economia e Finanze, prevede il recepimento della Direttiva europea in materia di prestazione energetica nell'edilizia in relazione alla quale e' in corso una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia avviata da Bruxelles.

Nello specifico, viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio, nonche' degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda; vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi.

I requisiti minimi di prestazione energetica, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni; nasce la definizione di ''edifici a energia quasi zero'' e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l'attuazione di un Piano nazionale che comprenda l'indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprieta' di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.

Viene infine previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonche' raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell'attestato e' obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un'unita' immobiliare, nonche' per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione.