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Convegno Oice sulla riforma degli appalti pubblici approvata dall'Aula del Senato

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Il presidente, Patrizia Lotti: "Siamo molto contenti che sia passata in Aula una legge fondamentale per la centralità del progetto e per la moralizzazione del settore"


Il  convegno  organizzato  dall'OICEsulla riforma degli appalti pubblici approvata dall'Aula del Senato è stato l'occasione per un commento a caldissimo del testo appena varato; in particolare le nuove norme vengono salutate positivamente dal Presidente dell'Associazione che riunisce le società di  ingegneria, ing. Patrizia Lotti, che ha accolto in fine mattinata il Vice Ministro alle  Infrastrutture Riccardo Nencini e il relatore del provvedimento Stefano Esposito: "Siamo molto contenti che sia passata in Aula una legge che finalmente valorizza ampiamente il ruolo della progettazione e del progettista eliminando il ribasso nelle gare di progettazione, limitando  l'appalto integrato e inserendo importanti elementi di moralizzazione del settore con l'albo dei  commissari di gara che abbiamo fortemente voluto e promosso e con il divieto di direzione lavori per il contraente generale. Decisiva anche la norma sulla riduzione delle stazioni appaltanti e il rafforzamento dell'ANAC".

Per il Vice Ministro Riccardo Nencini l’elemento qualificante è rappresentato da come è stato approvato il testo: "Non ricordo una legge delega così dettagliata che sia stata approvata sostanzialmente all'unanimità a parte l'astensione del movimento 5 Stelle che vale sotto forma di apprezzamento complessivo sulla riforma. Se avessimo avuto queste norme approvate oggi la scalata a Mafia Capitale sarebbe stata molto  più  difficile.  La  scrittura  dei  decreti  è  quasi  obbligata  e  non  consentirà  elusioni  da  parte  del Governo e genericità sulle norme attuative".

Il relatore del ddl appena approvato in Aula al Senato, Stefano Esposito, è intervenuto al convegno OICE fornendo le prime dichiarazioni sull'importanza dell'approvazione: “Sono molto soddisfatto per una legge innovativa che  tiene conto  delle tante peculiarità di un settore molto delicato. E’ per me motivo di rallegramento che su un tema così diviso non ci sia stato un voto contrario in aula. E’ un fatto positivo e politicamente rilevante, così come la sintonia con il Governo. Adesso la responsabilità più importante spetta al Governo affinché non ci siano interpretazioni che tendano a dare rilievo ai micro interessi. Si andrà alla riduzione a 200 stazioni appaltanti, si imporranno le gare ai concessionari non scelti in gara mettendo la parola fine all’in house e liberando almeno 800 milioni di lavori ogni anno, si valorizzerà molto la centralità del progetto con il divieto di massimo ribasso nelle gare di progettazione".
 
Per Michele Corradino, consigliere ANAC: "Essenziale è andare verso una accurata programmazione e progettazione per evitare varianti e riserve; per parte nostra ci impegneremo a svolgere l'importante ruolo che la legge ci assegna".
 
L'avvocato Antonella Manzione, Capo Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio ha evidenziato come si tratti di "una delega molto dettagliata e che nella sua attuazione occorrerà rispettare il divieto di gold plaiting andando verso un codice snello e semplificato rispetto ad oggi”.

L'onorevole  Raffaella  Mariani ha invece sottolineato che "alla Camera toccheremo alcuni punti tenendo conto che il grosso del lavoro è stato svolto in Senato. Importante sarà mantenere la giusta attenzione anche sul ruolo delle Pubbliche Amministrazioni che dovrebbero programmare e controllare e meno progettare".
 
Al convegno hanno partecipato anche Fidic (International Federation of Consulting Engineers) ed Efca (European Federation of Engineering Consultancy Associations) che hanno illustrato le best practices contrattuali a livello internazionale facendo risaltare il diverso livello organizzativo e dimensionale delle società di ingegneria europee.