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Coronavirus e responsabilità delle imprese: dall’Inail una novità

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Coronavirus e responsabilità delle imprese: dall’Inail una novità
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“Ringrazio per questo chiarimento il presidente Bettoni - commenta Gabriele Buia, numero uno di Ance - al quale mi ero rivolto più di un mese fa chiedendo una circolare che sgombrasse il campo

Un chiarimento dell’Inail riporta il sorriso agli imprenditori, già carichi di responsabilità e preoccupazioni in questa complicata fase di ripartenza dopo il lockdown.

L’Istituto, nella Circolare n. 22, chiarisce che non esiste alcuna correlazione diretta tra contagio e responsabilità del datore di lavoro, a meno che non ci sia una violazione della legge o di obblighi derivanti dalle conoscenze sperimentali o tecniche.

Il commento dell’Associazione Nazionale dei Costruttori

“Ringrazio per questo intervento il presidente Bettoni - commenta Gabriele Buia, numero uno di Ance - al quale mi ero rivolto, più di un mese fa, chiedendo una circolare che sgombrasse il campo da possibili responsabilità del contagio in capo al datore di lavoro”.

“Ora - prosegue il presidente dell’Associazione dei Costruttori -, ci attendiamo un immediato segnale altrettanto chiaro dal Governo, affinché sia corretta la norma inserita nel DL Cura, che sembrerebbe lasciare aperta la possibilità che l’imprenditore possa essere chiamato a rispondere penalmente ed economicamente in caso di contagio di un proprio dipendente”.

“Il nostro settore ha firmato già a marzo, per primo, un protocollo sulla sicurezza, al quale ne sono seguiti altri due proprio per garantire ai propri lavoratori la massima tutela: abnorme pensare che i rischi di contagio possano essere scaricati sulle spalle di chi fa impresa e rispetta le regole”, sottolinea Buia, che invita il Governo a intervenire al più presto in tal senso.