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Coronavirus: ecco cosa chiedono le imprese all’Europa

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Coronavirus: ecco cosa chiedono le imprese all’Europa
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La Commissione ha già adottato importanti misure, ma queste non bastano. Andiamo a scoprire quali sono le tre richieste della FIEC (Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni)

L’emergenza imposta dalla rapida diffusione del Coronavirus ha ampiamente travalicato i nostri confini nazionali. Le imprese di tutto il Vecchio Continente sono in difficoltà, per cui lanciano un appello all’Europa.

La Commissione ha già adottato alcune importanti misure che consentiranno di utilizzare tutte le misure di flessibilità del Patto di stabilità e crescita e del quadro degli aiuti di Stato e di mobilitare i fondi strutturali per affrontare e limitare le conseguenze socioeconomiche della pandemia, ma queste misure non bastano.

Tutte le imprese di costruzioni d’Europa, raggruppate in seno alla FIEC (Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni) si sono unite per chiedere un intervento urgente basato su tre richieste.

Le tre richieste delle imprese all’Europa

1. Definire chiaramente che la pandemia di Covid-19 è una causa di "forza maggiore" e deve essere trattata di conseguenza da tutte le imprese e i clienti del settore delle costruzioni.

2. Raccomandare caldamente agli Stati membri di consentire la possibilità di sospendere o ridurre i lavori in corso, senza penali e tenendo conto dei danni, per il periodo necessario, se l'appaltatore responsabile non è in grado di rispettare le misure di salute e sicurezza richieste per i suoi lavoratori e/o se non è in grado di intraprendere le attività a causa di interruzioni nella catena di fornitura o a causa della mancanza di personale a causa del Covid-19. La possibilità di derogare alle penali per ritardi negli appalti pubblici è già menzionata nella dichiarazione dell'Eurogruppo del 16 Marzo 2020.

3. Quando i progetti di costruzione in corso sono cofinanziati dall'Unione Europea, stanziare immediatamente risorse specifiche per la copertura dei costi aggiuntivi generati dalla pandemia di Covid-19 (costi per la maggiore sicurezza dei cantieri, costi legati ai cambiamenti di organizzazione e nuovi orari di lavoro sui cantieri, spese generali…). Incoraggiare gli Stati membri a fare lo stesso a livello nazionale.

Si tratta delle misure cruciali da attuare il più velocemente possibile, di cui il settore delle costruzioni ha bisogno per sopravvivere e continuare a contribuire alla crescita e all'occupazione in Europa nei prossimi mesi.