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Ddl Malattia: la rabbia dei professionisti

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Ddl Malattia: la rabbia dei professionisti
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Il Ddl Malattia prevede lo spostamento delle scadenze a carico del professionista, in caso di malattia o infortunio. Ma ecco la nuova battuta d’arresto

Ai tempi del Coronavirus, il tema della malattia dei liberi professionisti, da sempre meno tutelati rispetto ai dipendenti, è quantomai caldo. Ma oggi registriamo la rabbia dei professionisti in merito al Ddl Malattia. Scopriamo perché.

Nel recente passato la Rete Professioni Tecniche aveva più volte sollecitato la rapida approvazione del provvedimento che prevede lo spostamento delle scadenze a carico del professionista, in caso di malattia o infortunio.

La caduta del Governo Conte, inevitabilmente, ha causato l’interruzione della discussione. Con l’insediamento del Governo Draghi sembrava che l’iter potesse riprendere velocemente. Tuttavia, ci ha pensato la Ragioneria generale dello Stato a bloccarlo nuovamente, adducendo come motivazione la mancata previsione di copertura finanziaria.

L’invito della Rpt al Governo Draghi

I professionisti tecnici italiani manifestano la più viva preoccupazione per questo ulteriore intoppo. Al tempo stesso invitano le forze politiche a non lasciare cadere questo ddl e a considerare che i professionisti sono cittadini come tutti gli altri: non si può ledere il loro diritto alla salute, sancito dalla Costituzione. Oltre tutto, il rinvio di determinati adempimenti da parte del professionista richiede una copertura economica assai modesta. In questo senso, la Rete Professioni Tecniche invita il Governo a fare ogni sforzo affinché l’ostacolo manifestato dalla Ragioneria possa essere superato al più presto.

 

Allerta Covid-19

Inutile nasconderlo. Il Covid-19 continua a far paura. La campagna vaccinale procede (non senza difficoltà), ma nel frattempo la diffusione di nuove varianti del virus aumenta l’incertezza su ciò che succederà nei prossimi mesi.

Certamente dovremo convivere ancora con le misure restrittive, nella speranza di non dover ricorrere a un nuovo lockdown. Uno scenario che tutti vorremmo evitare ma che, ad oggi, non è possibile escludere.

Come comportarsi in un contesto del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza, riorganizzando la nostra vita e le nostre abitudini sociali e lavorative.

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