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Direttiva UE sui ritardati pagamenti della PA: sì del Senato alla rapida attuazione

Lavori pubblici di
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Accolto un ordine del giorno unitario in merito Il Governo si impegna inoltre a rendere operative le norme su compensazione dei crediti per forniture e appalti


In Aula del Senato e` stato formalizzato e accolto un ordine del giorno unitario. L`ordine del giorno impegna il Governo:

- ad assumere tutte le iniziative necessarie per accelerare il recepimento e dare sollecita attuazione alla direttiva 2011/7/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce termini rigorosi e non derogabili per l`adempimento delle obbligazioni monetarie delle pubbliche amministrazioni, prima del termine di recepimento, fissato al 16 marzo 2013, anche al fine di evitare l`accumularsi di ulteriori debiti da parte delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei privati;
 
- a rafforzare e a rendere pienamente operative mediante l`adozione dei relativi decreti attuativi le disposizioni di cui all`articolo 28-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, introdotto dall`articolo 31, comma 1-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che prevedono la compensabilita` dei crediti non prescritti certi, liquidi ed esigibili nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo; nonche´ a valutare la possibilita` di ampliare le ipotesi di compensazione dei crediti vantati dai privati nei confronti delle pubbliche amministrazioni con le obbligazioni di natura fiscale;
 
- a rafforzare ed estendere le disposizioni di cui all`articolo 12, comma 11-quater del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, in materia di cessione pro solvendo dei crediti, prevedendo a tal fine la possibilita` di concessione della garanzia dello Stato ed un maggiore coinvolgimento del sistema bancario, anche a mezzo dell`utilizzo della liquidita` derivante dai prestiti concessi ai medesimi istituti dalla Banca centrale europea;
 
- a valutare la possibilita` di un intervento che, senza determinare le condizioni per la riclassificazione in aumento del debito pubblico, autorizzi la Cassa Depositi e Prestiti - anche attraverso societa` veicolo, costituite senza garanzia di ultima istanza dello Stato - ad acquisire i crediti delle imprese interessate dai ritardati pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al comparto delle Regioni ed enti locali.