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Dissesto idrogeologico: la protesta delle imprese

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Dissesto idrogeologico: la protesta delle imprese
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Il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, lamenta una spesa dimezzata rispetto a quanto annunciato e individua le soluzioni contro il dissesto idrogeologico

Nei giorni scorsi il maltempo ha flagellato l’Italia, causando morti e danni enormi. Perché, ancora una volta, non si è riusciti ad evitare questa catastrofe? Se lo domanda anche l’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.

“Mi chiedo se ogni anno dobbiamo aspettare nuove vittime e contare i danni per accorgerci ancora una volta che non si è fatto nulla per mettere in salvo territori e città - commenta amaro il Presidente, Gabriele Buia -. Anche nel 2019, i fondi spesi sono stati la metà rispetto a quanto annunciato, come certifica la Nota di Aggiornamento del Def”.

“Se neanche la preoccupazione di salvare vite umane ci spinge a trovare una soluzione strutturale e duratura per evitare che le risorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico si perdano nei mille rivoli dei meandri ministeriali, allora c’è da essere veramente preoccupati”.

Quali sono le soluzioni al problema?

Occorre immediatamente ripristinare uncentro di coordinamento degli interventiper accelerare la spesa anti dissesto, come era stato istituito 6 anni fa e che poi per ragioni oscure è stato smantellato. 

“Su temi di grande rilievo ed emergenza nazionale non sono accettabili rimpalli e ricatti politici: spendere subito quelle risorse, che peraltro sono bloccate da anni, è dovere morale e una responsabilità precisa di chi governa e di chi amministra - dichiara il Presidente Ance -. Occorre una reazione immediata o tutte le risorse disponibili e future rimarranno incagliate nelle stessa rete di inefficienza e incuria che sta bloccando il Paese, condannandoci al degrado”.

Manutenzione e sicurezza sono priorità assolute non negoziabili e non più rinviabili. Mi aspetto che anche il programma di utilizzo del Recovery Plan ne tenga conto”, conclude Buia.