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Dissesto idrogeologico: l’Italia verso una svolta?

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Dissesto idrogeologico: l’Italia verso una svolta?
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La prevenzione del dissesto idrogeologico “non è solo questione di appostamento delle risorse ma è una questione culturale”, dichiara il Ministro Costa

La prevenzione dei disastri causati dal dissesto idrogeologico dev’essere una priorità per l’Italia. In un Paese civile, non si può continuare ad assistere a tragedie evitabili. Cosa si sta facendo da questo punto di vista? Leggiamo l’annuncio del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

“Abbiamo oltre 6 miliardi per fronteggiare il dissesto in termini preventivi - dichiara -, ma la cosa importante è che con il ministro Provenzano, titolare per la ripartizione dei fondi di sviluppo e coesione, stiamo negoziando per i prossimi 6 anni altri 6 miliardi per la prevenzione, che si sommano a quelli che abbiamo già in cassa, e iniziamo ad avvicinarci ai 20 miliardi necessari per la prevenzione”. Insomma, “qualcosa sta cominciando a cambiare”.

Dissesto idrogeologico: il paradosso italiano

Per il ministro “è assurdo che abbiamo mediamente un plafond da 5 miliardi per la Protezione civile per interventi” su eventi che causano “danni che piangiamo tutti ex post e non riusciamo a trasferirli sulla prevenzione, che invece ci consente di non piangere i morti”.

“Non è solo questione di appostamento delle risorse, ma è una questione culturale, possiamo chiedere sempre alla Protezione civile di intervenire quando dovremmo chiedere la prevenzione?”.

Ciò detto, però, va considerato che “la prevenzione è attraversata da un sistema costituzionale che si appoggia all'art. 117 che prevede un intervento massiccio di Regioni e Comuni”.