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Documento di Economia e Finanza 2011: approvato dalla Camera l'atto di indirizzo

Lavori pubblici di
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Il Governo viene impegnato a recepire le indicazioni della Commissione Ambiente sul Programma delle infrastrutture strategiche sulla revisione del Piano per le rinnovabili e sulla certificazione della qualità edilizia.


L`Aula della Camera dei Deputati al termine dell`esame sul Documento di economia e finanza 2011 (DEF) ha approvato sul Testo una apposita Risoluzione (n. 6-00080 primo firmatario l`On. Fabrizio Cicchitto del Gruppo parlamentare PdL).
 
Tra le premesse dell`Atto di indirizzo viene ricordato, tra l`altro, che il documento in esame rappresenta il primo atto del nuovo ciclo di programmazione economica e finanziaria disciplinato dalla L.39/2011, di modifica della legge di contabilita` e finanza pubblica, al fine di tenere conto dell`introduzione del semestre europeo. Tale legge ha, infatti, indicato il Programma di stabilita` e il Programma nazionale di riforma quali parti integranti del Documento di economia e finanza, al fine di favorire il ``perseguimento congiunto della sostenibilita` della finanza pubblica e della stabilita` finanziaria, che rimangono gli obiettivi fondamentali, e della crescita economica, in coerenza con l`impostazione della nuova governance economica europea``.

Viene, altresi`, rilevata la necessita`, in relazione all`attuazione dell`art. 22 della L.42/2009 (sulla delega al Governo in materia di federalismo fiscale), relativo alla perequazione infrastrutturale, di prevedere, nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza da predisporre per il mese di settembre, ``la rimodulazione in termini perequativi dell`elenco delle opere inserite nella Tabella I del 9o Allegato infrastrutture del Documento di economia e finanza con particolare riferimento a quelle da inserire nel Piano nazionale per il Sud. Tale rimodulazione dovra` tener conto di indicatori e parametri oggettivi relativi ai gap infrastrutturali e di servizio con particolare riferimento alle regioni insulari come la regione Sardegna che risulta gravemente penalizzata nella ripartizione proposta``.
 
Nella Risoluzione viene, quindi, impegnato, in particolare, il Governo:
 
- con riferimento al Programma di stabilita` (contenuto nella prima sezione del DEF): a raggiungere, entro il 2014, un livello prossimo al pareggio di bilancio, un rapporto tra debito pubblico e PIL pari al 112,8 per cento, nonche` un rapporto tra avanzo primario e PIL pari al 5,2 per cento;
 
- con riferimento al Programma nazionale di Riforma e alle riforme strutturali (terza sezione del DEF): ad intensificare il confronto con le istituzioni e le forze economiche e sociali in merito alle riforme necessarie per incrementare produttivita`, competitivita` occupazione e crescita ed a predisporre gli schemi di atti normativi relativi all`attuazione delle riforme stesse, valutandone l`impatto socio-economico.

Viene, inoltre, chiesto di operare nell`ambito dell`Unione europea affinche` l`identificazione di comuni obiettivi in termini di crescita e di occupazione si accompagni all`individuazione delle specifiche risorse europee e nazionali da destinare al loro perseguimento, anche attraverso un maggiore coordinamento ed una maggiore armonizzazione dei bilanci nazionali e del bilancio dell`UE, nonche` mediante l`emissione di ``titoli europei da destinare al finanziamento di progetti in materia di grandi infrastrutture a rete finalizzate al completamento del mercato interno e di progetti di ricerca di rilievo europeo``:
 
- con riferimento al Programma delle infrastrutture strategiche: a recepire le indicazioni contenute nel parere approvato dalla Commissione Ambiente.
 
A quest`ultimo riguardo, la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, nel parere reso sul DEF lo scorso 27 aprile ha, tra l`altro, chiesto l`impegno del Governo ad aggiornare l`Allegato infrastrutture strategiche in occasione della presentazione della Nota di aggiornamento del DEF, da presentare alle Camere nel mese di settembre, alla luce degli sviluppi della politica europea sul sistema delle reti TEN-T, dell`aggiornamento delle Intese Generali Quadro con le Regioni e delle politiche nazionali in ordine all`utilizzo dei fondi comunitari.

Viene, altresi`, chiesto l`impegno del Governo: a rivedere il Piano nazionale (PAN) per le energie rinnovabili, anche al fine di ridefinire gli obiettivi riguardanti i settori fotovoltaico ed eolico, rivedendo in particolare il limite degli 8.000 MW relativamente al fotovoltaico e ad introdurre nella parte di competenza del PNR un esplicito riferimento alle misure riguardanti la valutazione e la certificazione della qualita` dell`edilizia residenziale nell`ambito di un «sistema casa-qualita`», secondo quanto previsto dalla relativa proposta di legge 1952/C, attualmente all`esame della Commissione medesima.