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Due accordi per i rinnovi di contratto

Lavori pubblici di
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I tre sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno espresso la loro soddisfazione per i risultati ottenuti ai tavoli delle trattative nei due diversi incontri

Sono stati ben due, in questa settimana, i rinnovi contrattuali sanciti anche grazie agli interventi dei sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. In particolare, nella giornata di lunedì 26 maggio è stato firmato l’accordo per il rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) del settore dei Laterizi e dei Manufatti Cementizi tra i tre sindacati di categoria e Andil, Assolaterizi e Assobeton, mentre due giorni dopo, mercoledì 28 maggio, è stata la volta del rinnovo del CCNL Legno, Sughero, Mobile, Arredamento e Boschivi forestali dell’Industria.

CCNL Laterizi e Manufatti Cementizi

Nello specifico, il contratto prevede un aumento contrattuale medio di 103 euro, erogato in tre tranche, a cui si affianca l’erogazione di “una tantum” di 225 euro a copertura del periodo gennaio-maggio 2008.

Per l’accordo raggiunto tra i sindacati di categoria e Andil, Assolaterizi e Assobeton, il segretario nazionale Feneal-Uil e responsabile delle politiche contrattuali nel settore, Fabrizio Pascucci, ha espresso una decisa soddisfazione per l’obiettivo centrato.
“Un settore molto importante che occupa circa 20.000 addetti ed è strettamente legato, da una parte, al sistema dell’edilizia residenziale e, dall’altra, al settore delle grandi opere pubbliche”.

Lo stesso Pascucci ha illustrato le novità più rilevanti dell’accordo. “Tra le novità più rilevanti contenute nell’accordo vi è l’istituzione di un sistema innovativo sul tema della sicurezza e di un sistema di relazioni industriali che permette la contrattazione di 2° livello sia a livello aziendale, sia a livello di gruppo industriale, inoltre è stato introdotto un nuovo capitolo su Sviluppo sostenibile e Responsabilità sociale d’impresa, intesi come elementi fondamentali per la crescita economica e il rispetto dell’ambiente”.

Per quanto riguarda l’ambito della formazione, il contratto prevede la necessità per le aziende di concordare con le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) o con le OO.SS. territoriali territoriali i piani di formazione da sottoporre all’approvazione di Fondimpresa.

Spostandosi sul fronte dei diritti dei lavoratori, nell’accordo è stato integrato il trattamento di assistenza previsto per legge per la maternità fino al raggiungimento del 100% della retribuzione.

Per i lavoratori immigrati è prevista la possibilità di cumulo tra ferie e permessi fino a tre settimane complessive e, inoltre, durante il primo anno di presenza in azienda, la possibilità di usufruire fino a 50 ore di permesso per partecipare a corsi di apprendimento della lingua italiana.

All’interno dell’accordo, inoltre, si sono poste le basi per la costituzione di un fondo di sanità integrativa a favore dei lavoratori.

CCNL Legno, Sughero, Mobile, Arredamento e Boschivi forestali dell’Industria

Anche per l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Legno, Sughero, Mobile, Arredamento e Boschivi forestali dell’Industria, siglato il 28 maggio presso l’Unione degli Industriali di Vicenza, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno espresso congiuntamente un giudizio positivo, sostenendo che tale accordo coglie gran parte degli obiettivi che erano stati posti all’inizio delle trattative.

Il contratto, che era scaduto il 31 dicembre del 2007 e interessava circa 500.000 addetti del settore, decorre dal 1° gennaio del 2008 e scadrà il 31 marzo del 2012.
Nello specifico, per la parte economica il primo biennio avrà vigenza fino al 31 marzo del 2010.

L’incremento salariale è pari a 105 euro per la categoria AS 1 a parametro 134.
Anche in questo caso l’importo sarà diviso in tre tranches: 46 euro dal 1° giugno 2008, 35 euro dal 1° gennaio 2009, e 24 euro dal 1° settembre 2009. Nel prossimo mese di settembre, inoltre, verrà versata un’una tantum di 225 euro in una unica rata.

I segretari nazionali di Feneal, Fabrizio Pascucci, Filca, Paolo Acciai e Fillea, Mauro Livi, in una nota congiunta, oltre ad esprimere la propria soddisfazione per gli obiettivi raggiunti, hanno evidenziato i punti centrali del nuovo accordo.
“Il contratto prevede la costituzione, entro 6 mesi, del CPNLA, il Comitato paritetico formato da Federlegno Arredo e dalle organizzazioni sindacali. Compito del Comitato sarà quello di considerare progetti di intervento e provvedimenti di politica industriale per il settore, con particolare attenzione al mercato del lavoro, alla formazione professionale e continua e a temi importanti quali ambiente, sicurezza, sviluppo sostenibile e buone prassi, ovvero la responsabilità sociale d’impresa”.
“Per quanto riguarda invece la contrattazione di secondo livello il testo impegna le parti a monitorare il territorio, e prevede incontri per valutare l’andamento della contrattazione aziendale e degli accordi al fine di rendere esigibile il 2°livello che, nel settore, non supera il 10% delle aziende ed il 30% degli addetti”.

Su prevenzione, ambiente e sicurezza le parti hanno concordato che, entro il mese di settembre, una commissione, appositamente costituita, dovrà predisporre una bozza dell’articolato, tenendo conto anche della disciplina introdotta dal decreto legislativo 81 – ovvero il Testo Unico sulla Sicurezza - allo scopo di ridurre l’elevato numero di infortuni invalidanti a cui il settore è particolarmente esposto.

L’accordo contiene alcune novità anche in materia di organizzazione del lavoro: le Rsu dovranno essere tempestivamente informate dell’istituzione del lavoro a turni, e sono stati regolarizzati i contratti di lavoro a tempo determinato e di somministrazione, con il recepimento dell’avviso comune che prevede la possibilità di prorogare il contratto di ulteriori 8 mesi dopo i 36 iniziali.

Anche per questo contratto si possono definire alcuni risultati importanti, come il giorno di permesso retribuito per i neo-papà, l’incremento del 10% del valore degli scatti di anzianità, l’aumento all’1,20% della contribuzione per il Fondo Arco (calcolata sulla retribuzione utile per il calcolo del Tfr, e quindi su un importo maggiore), l’armonizzazione del periodo di prova rispetto al nuovo inquadramento professionale, la parificazione delle trasferte tra operai ed impiegati.

Infine, in tema di sanità, le parti si sono impegnate, attraverso la Commissione Paritetica, a costituire un fondo di sanità integrativa e ad individuare, entro 24 mesi, le risorse e le quantità economiche per renderlo operativo.