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Edilizia scolastica: l’Anci chiede al Governo di accelerare ed evitare polemiche

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“Un’emergenza nazionale non può essere affrontata con finanziamenti altalenanti e, comunque, non commisurati alle effettive necessità”, sottolinea l’associazione dei comuni italiani


E’ da maggio dello scorso anno che l’ANCI ha ufficialmente richiesto  la convocazione di una conferenza unificata straordinaria per affrontare in particolar modo il tema dell’edilizia scolastica, richiesta più volte reiterata, ma che per indisponibilità dei diversi ministeri non ha mai trovato accoglimento”.

L’ANCI, in una nota, esprime quindi “meraviglia per alcune recenti dichiarazioni della Presidenza del Consiglio, apparse sulla stampa, nelle quali ci sembra si faccia un pretestuoso riferimento a ritardi che sarebbero dovuto  ai mancati incontri in Conferenza Unificata; tutto cio’, attorno ad una materia, l’edilizia scolastica, che vede da sempre l’ANCI impegnata in prima linea insieme agli altri attori istituzionali.

Una emergenza nazionale, che come i Sindaci vanno affermando da tempo, non  può essere affrontata con finanziamenti altalenanti e comunque, nonostante gli sforzi messi in campo negli ultimi mesi, non commisurati alle effettive necessità; con programmi e modalità attuative ogni volta diverse. Ci sono infatti ancora più di 600 milioni di euro da assegnare per programmi attivati da anni che opportunamente  sbloccati consentirebbero  di intervenire laddove necessario. Mentre il fondo unico nel quale avrebbero dovuto confluire tutte le risorse destinate a finanziare l’edilizia scolastica previsto nel 2013 non è ancora stato attivato.

Va  chiarito inoltre, che sia l’osservatorio che l’anagrafe degli edifici scolastici sono state previste con la legge 23 del 1996 e certo non è imputabile ai sindaci  se fino ad oggi non hanno funzionato ed espletato le funzioni previste dalla norma. Inoltre l’osservatorio avrebbe potuto entrare nel pieno delle sue funzioni subito dopo il primo agosto, data della  sottoscrizione in conferenza unificata dell’intesa in materia di edilizia scolastica e se ciò non è avvenuto, certo non dipende dall’ANCI che anzi ha sempre mostrato la massima collaborazione nei tavoli di concertazione.

Rispetto alle risorse che sarebbero al momento bloccate appare poi opportuno chiarire che gli interventi finanziati con i 150 milioni di euro previsti nel decreto del fare sono stati tutti individuati ed entro il 28 febbraio dovrà concludersi l’affidamento dei  lavori; per quanto riguarda i fondi INAIL siamo in attesa di conoscere il programma concordato tra Presidenza del Consiglio e ministeri competenti, sollecitato anche informalmente; mentre le modalità attuative per la programmazione 2013-2015 dei mutui trentennali, per le quali l’ANCI  aveva  rappresentato comunque la propria disponibilità a lavorare su tavoli non ufficiali, potranno essere adottate dai ministeri competenti appena  ripartiranno i lavori in conferenza”.