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Emilia Romagna, approvato il Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale

Energie rinnovabili di
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Tre gli assi su cui è fondato: aumento dell’efficienza e risparmio energetico; sviluppo delle fonti rinnovabili; impulso alla filiera delle tecnologie energetiche


"Una chiara visione di come vogliamo l’Emilia-Romagna nel 2020. Grande soddisfazione per un percorso che si conclude nei tempi previsti, e che contribuirà ad avere un’Emilia-Romagna più verde, forte e competitiva".

Lo ha evidenziato l’assessore ad Attività produttive e piano energetico Gian Carlo Muzzarelli dopo l’approvazione in Assemblea legislativa della Regione del secondo Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013.

"Il nuovo Piano - ha aggiunto Muzzarelli - punta sul risparmio energetico, l’efficientamento energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, in modo responsabile, concreto, non ideologico. Facciamo la nostra parte sino in fondo nell’interesse del paese".

Il Piano in sintesi
Tre gli assi su cui è fondato il nuovo piano: aumento dell’efficienza e risparmio energetico in tutti i settori (industriale, civile, trasporti); sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; impulso alla filiera delle tecnologie energetiche e, più in generale all’economia verde.

Ammontano a 139 milioni le risorse del piano, così suddivisi: 15 milioni di contributi per il sistema regionale della ricerca e della formazione; 36 milioni destinati allo sviluppo della green economy e qualificazione energetica del sistema produttivo; 9 milioni al settore agricolo; 30 milioni alla qualificazione edilizia urbana e territoriale; 45 milioni alla promozione della mobilità sostenibile; 3 milioni per azioni trasversali e di programmazione locale.

Alle risorse del Piano, si aggiungono 64 milioni già impegnati per le aree ecologicamente attrezzate e 22 per il bando dei distretti tecnologici.

Mentre altri 478 milioni di investimenti sono inseriti nei bilanci triennali delle aziende multi utility per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Dedicati all’energia e all’ambiente anche otto laboratori della Rete regionale per l’Alta tecnologia, con 450 ricercatori coinvolti.