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Emilia-Romagna: ecco il Piano per la difesa del suolo

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
Emilia-Romagna: ecco il Piano per la difesa del suolo
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Si tratta di un programma per riparare i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito, nel dicembre scorso, gran parte dell’Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna investe contro il dissesto idrogeologico. Lo fa con un uno stanziamento da 17,6 milioni di euro, assegnato alla Regione dal Governo, con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per le province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia approvata a fine 2020. Ma in cosa consiste il Piano? Dove interverrà?

Si tratta di un programma da 110 cantieri per riparare i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito, nel dicembre scorso, gran parte del territorio regionale con intense piogge e nevicate che hanno provocato anche alluvioni. Fondi che serviranno, appunto, per la messa in sicurezza degli argini e delle sponde dei fiumi, per la riapertura delle strade chiuse o interrotte e per riparare le barriere poste a difesa della costa.

Per quanto riguarda gli interventi principali, la programmazione ne prevede 63 nel modenese, per oltre 11 milioni di euro; 18 nel reggiano, con risorse pari a più di 2 milioni 300 mila euro; 11 nel ferrarese, con un investimento di oltre 1 milione 700 mila euro e, infine, 16 nel bolognese, per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro.

Il contributo per l’autonoma sistemazione

Oltre a finanziare i cantieri, una quota di circa 600 mila euro servirà infatti anche per assicurare i contributi per le famiglie sgomberate dalle proprie abitazioni e che hanno individuato un’autonoma sistemazione temporanea.

Entro il prossimo 15 marzo i cittadini con l’abitazione distrutta o resa inagibile, e quindi evacuata in esecuzione di specifiche ordinanze comunali, a causa degli eventi meteo di dicembre 2020 possono presentare al Comune di residenza la richiesta per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).

Si tratta di un sostegno economico per coprire le spese di permanenza fuori casa, variabile in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare. Si passa da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente a 500 euro per 2 unità, 700 per tre e 800 per quattro, fino ad un massimo di 900 euro per cinque o più membri.

Se sono presenti persone con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. I benefici economici descritti sono erogati dalla data dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile fino a che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione.

Il modulo di domanda può essere scaricato al seguente link: https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/piani-sicurezza-interventi-urgenti/ordinanze-piani-e-atti-correlati-dal-2008/eventi-dicembre-2020.

Il Piano di interventi è stato predisposto dalla Regione con il supporto dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e del Servizio Difesa del suolo e della costa, bonifica, e di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia). Il tutto in collaborazione con le amministrazioni provinciali, comunali, le Unioni di Comuni, Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), i Consorzi di bonifica e i gestori dei servizi essenziali e delle infrastrutture strategiche. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 18 mesi.