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Fiaip: il Piano Casa è troppo timido, nessun rilancio per il settore immobiliare

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“Il provvedimento non può indirizzarsi solo all’edilizia residenziale pubblica. Sono necessarie soluzioni durature per il rilancio del mercato degli affitti”, commenta il presidente Righi


Il caos al Senato sulle coperture al Piano Casa evidenzia la totale incapacità di comprendere come siano necessarie misure urgenti e strutturali per far fronte alla crisi del comparto immobiliare che in questi anni ha visto la perdita di oltre 750mila posti di lavoro, la chiusura di migliaia d’imprese e il crollo delle compravendite.

Si tratta di un provvedimento troppo timido. Tutta la filiera immobiliare attende invece un “vero Piano casa” che rilanci il mercato nel suo complesso. Il provvedimento non può indirizzarsi solo all’edilizia residenziale pubblica. La necessità di soluzioni durature e non parziali per il rilancio del mercato degli affitti  deve essere al centro delle politiche del Governo”.

È questo il commento del Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi sul Piano casa, Dl 47/2014 in corso di conversione in legge, dopo che ieri la Commissione  Bilancio del Senato ha calato una prima tagliola su molti emendamenti.

Di fronte ad una pressione fiscale sugli immobili, che oggi ha raggiunto la somma di oltre 33 miliardi di Euro, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali auspica un accordo che disegni provvedimenti strutturali utili al rilancio del mercato immobiliare, con agevolazioni fiscali adeguate per proprietari ed inquilini.  

Serve - dichiara Paolo Righi - un netto cambio di passo per le politiche abitative: la casa non può più essere vista come un “bersaglio immobile”, unica fonte certa cui attingere facilmente risorse e non ci si può concentrare solo su provvedimenti finalizzati ad adottare misure tampone” .

La Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali valuta positivamente l’estensione dell’aliquota della cedolare secca ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato per i Comuni nei quali, negli ultimi cinque anni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Dl 47/2014, sia stato dichiarato lo stato di emergenza  a seguito del verificarsi di eventi calamitosi.

"L’accordo trovato in sede referente tra i relatori della maggioranza Stefano Esposito (Pd) e Franco Mirabelli (Pd) e i Senatori dell’opposizione, Vincenzo Gibiino (Fi-Pdl) e Andrea Mandelli (Fi-Pdl),  è senz’altro positivo.  Come Fiaip auspichiamo - continua  Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip - l’estensione della cedolare secca al 10% ai contratti di locazione a canone concordato stipulati in tutti i Comuni, eliminando, quindi, l’attuale limitazione per i contratti stipulati nei soli Comuni ad alta tensione abitativa, e ci auguriamo l’estensione della cedolare secca al 10%  anche ai contratti a canone libero. Ciò può rappresentare un efficace strumento per riattivare il settore delle locazioni”.

Fiaip auspica, infine, uno sforzo comune di tutte le forze politiche per rimettere in campo risorse certe per un adeguato arco di anni: “Esprimiamo una forte preoccupazione sulle coperture per il Piano casa, in quanto, il paventato aumento delle accise sui carburanti  e sui combustibili da riscaldamento ad uso civile  finalizzato al recupero di risorse per il decreto casa, non è che l’ennesimo prelievo forzoso che si abbatte sugli italiani".

Questo gioco delle tre carte per trovare risorse necessarie alle coperture dei provvedimenti governativi non entusiasma nessuno: Renzi cambi  davvero verso sulle politiche della casa - dichiara Paolo Righi - e metta mano, una volta per tutte, ad una seria ristrutturazione della spesa pubblica, così come annunciato”.