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Gare di progettazione: crollo a luglio, ecco dati e motivi

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Gare di progettazione: crollo a luglio, ecco dati e motivi
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L’OICE presenta gli ultimi dati sul mercato delle gare di progettazione. Il presidente, Giorgio Lupoi, commenta il crollo e indica la via da seguire

Le gare per servizi di progettazione (ingegneria e architettura) hanno fatto segnare un crollo nel mese di luglio. Lo dice l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio OICE/Informatel. Scopriamo i dati e le motivazioni del tonfo.

A luglio sono stati pubblicati 189 bandi per 292,6 milioni, -77,5% in numero e -74,5% in valore su luglio 2022; dati in crollo anche sul precedente mese di giugno, infatti il numero cala del 67,4% e il valore del 74,4%. Il totale dei servizi tecnici immessi nel mercato pubblico a luglio, comprendendo i 292,6 milioni derivati dai bandi di architettura e ingegneria e i 43,8 milioni di servizi tecnici compresi negli appalti integrati, è a 336,3 milioni.

Dopo la brusca frenata di luglio vanno in campo negativo i primi sette mesi del 2023, infatti sono stati pubblicati 2.339 bandi con un valore di 2.818,7 milioni di euro, -25,3% in numero e -1,1% in valore sui primi sette mesi del 2022. Nei sette mesi il valore totale messo in gara per servizi tecnici, sommando i bandi di architettura e ingegneria e i servizi tecnici compresi nei bandi per appalti integrati, raggiungiamo i 3.715 milioni di servizi tecnici.

L’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti a luglio provoca il tracollo delle gare di sola progettazione: nel mese le gare sono state solo 73 con un valore di 39,9 milioni, di queste solo 6 secondo il nuovo codice dei contratti (decreto 36/2023) per un valore di circa 630.000 euro. A giugno le gare di progettazione erano state 296 per un valore di 281,4 milioni, il calo su giugno arriva al 75,3% del numero e all’85,8% del valore. Su luglio 2022 il calo è ancora più pesante -87,7% in numero e -90,4% in valore. Per la sola progettazione i primi sette mesi del 2023 si chiudono con 1.349 bandi per 977,7 milioni, il confronto con i primi sette mesi del 2022 vede il numero calare del 28,8% e il valore del 15,0%.

Il presidente dell’OICE spiega il crollo

“L’entrata in vigore nel mese di luglio del nuovo codice degli appalti ha prodotto una pausa nel mercato - ha dichiarato Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’osservatorio - attesa ma forse non in queste dimensioni. Certamente ha pesato il blocco dei CIG per le stazioni appaltanti non qualificate, ma anche la corsa di giugno a fare uscire bandi in coincidenza delle scadenze della programmazione di ogni stazioni appaltante ha fatto sì che si svuotassero i cassetti prima della piena efficacia del nuovo codice. Sarà molto indicativo vedere questo mese e settembre come andranno: capiremo fra un mese se esiste davvero qualche difficoltà applicativa, soprattutto nelle gare di progettazione pura, o se si è in presenza di un normale momento di transizione. Certamente il cambio di approccio del nuovo codice non più centrato sul Progetto, ma sul risultato, così come l’assenza di linee guida ANAC per i servizi tecnici, non riprodotte nel codice, possono avere inciso sul pessimo andamento del mese di luglio. Era fisiologico, lo temevamo e lo avevamo anche segnalato. Adesso occorre, anche con un rapido adeguamento del bando-tipo 3, mettere in condizione le stazioni appaltanti di non frenare la domanda pubblica. Le scadenza del Pnrr sono sempre lì”.

Come sono andati gli appalti integrati?

Rallenta la marcia dei bandi per appalti integrati: nel mese di luglio rilevati 209 bandi, con valore complessivo dei lavori di 1.578,5 milioni e con un importo di progettazione stimato in 43,8 milioni, negativo il confronto con giugno, -21,1% nel numero e -74,0% nel valore dei lavori e -82,5% nel valore dei servizi. Rispetto al mese di luglio 2022 il numero cresce del 62,0% mentre il valore dei lavori cala del 73,4% e quello della progettazione compresa nei bandi cala del 90,9%. La gara principale di luglio è stata pubblicata dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (FG) per lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bacino alti fondali nel porto Isola di Manfredonia con un valore di 113,3 milioni.

Nei primi sette mesi del 2023 le gare rilevate per appalti integrati sono state 1.345 (+230.5% sui primi sette mesi del 2022), con un valore di 22.490,5 milioni di lavori (+80,8% sul 2022) e 896,2 milioni di servizi (+23,7% sul 2022).