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Gas e Sicurezza Domestica: vietato il “fai da te”

Energie rinnovabili di
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Ripartono gli impianti di riscaldamento: i consigli del CIG, Ente federato UNI. Novita' sull'assicurazione in caso di incidenti

In Italia nel 2009 gli utenti del gas naturale sono stati 20.700.000 e quelli del GPL 7.700.000. In totale 28.400.000 utenze domestiche sono risultate interessate all’utilizzo di gas combustibili per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda sanitaria e per la cottura di cibi.

Il tema della sicurezza è sempre di attualità e le statistiche degli incidenti dimostrano come non si possa abbassare la guardia su questo tema. Tali statistiche hanno infatti registrato nel 2009 un incremento nei valori assoluti rispetto all’anno precedente: per quanto riguarda il gas distribuito per canalizzazioni gli incidenti sono stati 201 dei quali 19 mortali con 28 decessi; i soggetti infortunati in conseguenza di tali incidenti sono stati 415; i numeri del gas di petrolio liquefatto (GPL) distribuito in bombole indicano 143 incidenti dei quali 21 mortali con 24 decessi; i soggetti infortunati in conseguenza di tali incidenti sono stati 160.

IL GAS E LE BUONE ABITUDINI: PICCOLE AZIONI DI VITA QUOTIDIANA

L'utilizzo del gas in ambiti domestici, richiede il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Per il CIG (Comitato Italiano Gas, ente federato all’UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione), anche nell’utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui.

PRIMA DI USCIRE DI CASA

Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi.

IN CUCINA

- Acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia)
- Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco
- Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.
- Per accendere un bruciatore del piano di cottura è consigliata la procedura seguente:
1) accendere il fiammifero;
2) accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
3) aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), cosicché la successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.
- L'impiego di un rilevatore di gas può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas. Tutti gli apparecchi devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa. Per i piani di cottura non esiste ancora l'obbligo ma il CIG consiglia l'acquisto di impianti dotati del dispositivo.

SI SENTE ODORE DI GAS: COSA FARE?

Il gas è generalmente inodore. Tuttavia viene opportunamente odorizzato come prevede la legge per consentire un pronto intervento in caso di fughe di gas. In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente chiamare, da un telefono esterno all’abitazione dove si avverte l’odore, l'Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile, evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente. Successivamente se del caso si deve predisporre un'immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato.
I numeri di pronto intervento dell'Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti. Se sussiste preoccupazione si consiglia di avvisare anche i Vigili del Fuoco.

Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura "CE", loro apposta sotto responsabilità del fabbricante. Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in termini di prestazioni. Ed inoltre:

Vietato il "fai da te"
Per l'installazione e la manutenzione degli impianti e degli apparecchi, il "fai da te" è assolutamente vietato: bisogna rivolgersi unicamente ad installatori e manutentori abilitati. Il DM 37/08 prescrive che l’installazione, l’ampliamento, la trasformazione e la manutenzione degli impianti a gas a valle dei contatori siano eseguite esclusivamente da operatori abilitati, in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali, certificati da un “attestato di riconoscimento” rilasciato dalle Camere di Commercio o dalle Commissioni Provinciali per l’Artigianato.

La dichiarazione di conformita'
La stessa legge prescrive, inoltre, che al termine dei lavori l’installatore debba rilasciare una “dichiarazione di conformità” per attestare che l’impianto è stato installato a regola d’arte secondo le normative vigenti.
Inoltre, l’installatore saprà indicare se i locali di installazione rispondono alle necessarie prescrizioni per quanto riguarda la ventilazione, l’aerazione, l’evacuazione dei prodotti della combustione nonché per l’idonea ubicazione degli apparecchi di utilizzazione.
Controlli periodici
Sottoporre gli apparecchi alimentati a gas ai controlli periodici. Ad esempio la verifica di rendimento deve essere effettuata ogni due anni – come attualmente previsto dalla legge e affidandosi solo a tecnici abilitati.