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Geometri: che momento sta vivendo la professione?

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Geometri: che momento sta vivendo la professione?
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“I geometri sono strategici per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del territorio e dell’edificato”. Ecco la relazione del presidente del CNGeGL

S’è svolta nei giorni scorsi, a Firenze, l’Assemblea dei Presidenti, momento cruciale per il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati. L’appuntamento ha fornito l’occasione per fare il punto sulla professione.

“La figura del geometra è strategica per la rilevazione, il monitoraggio e la gestione del territorio e dell’edificato; si è rivelata capace di guardare con grande attenzione alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione di spazi e immobili dismessi e in disuso: obiettivi e target oggetto del PNRR. In uno scenario che si caratterizza per il continuo cambiamento sociale e tecnologico, la nostra categoria è in grado di adeguarsi ed affrontare ogni tipo di sfida: è merito della grande consapevolezza acquisita sul tema della transizione ecologica e sulle misure specifiche per realizzarla, finalizzate a limitare il consumo di suolo, ridurre lo spreco idrico e l’inquinamento di mari e fiumi, favorire l’economia circolare, rendere più sostenibile la mobilità urbana, incentivare l’uso di materiali naturali o riciclati per le costruzioni, adeguare le abitazioni dal punto di vista energetico, far crescere l’agricoltura sostenibile”. Con questo incipit il presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli (qui la sua relazione), descrive il ruolo centrale che si delinea in futuro per i professionisti di area tecnica e un quadro perfettamente coerente a questa possibilità emerge dal suo intervento. Vediamolo insieme.

Tutti i numeri sul mondo dei geometri

Le nuove iscrizioni all’istituto tecnico, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio per l’anno scolastico 2022/2023 registrano un crescendo decisivo. Rispetto agli anni passati, i neo studenti che hanno intrapreso questa scelta sono circa 11.500 versus gli 8.585 dell’a.s. 2021/2022 e i 9.731 dell’a.s. 2020/2021. Una progressione che colloca questo percorso di studi fra le scelte preferite dai ragazzi e le loro famiglie, una qualificazione affermata dagli esiti soddisfacenti della sperimentazione quadriennale avviata nell’a.s. 2018/2019 su 100 classi. I risultati hanno portato oggi questo numero a 1.000, un dato in perfetta coerenza con gli obiettivi del PNRR (per il raggiungimento degli obiettivi nei termini previsti) che necessita di professionisti tecnici preparati e pronti a inserirsi nel mercato rapidamente, conseguendo, dopo la scuola media superiore, la laurea triennale professionalizzante e abilitantealla professione di geometra.

Un'analoga tendenza si riscontra relativamente al numero dei candidati all'esame di abilitazione, che per il 2022 è di 2.962. Un numero in crescita, sia rispetto al 2020, quando furono 2.743, che rispetto al 2021, quando furono 2.355. In questo importante passaggio rientrano anche i riconoscimenti dei percorsi formativi: al 18 ottobre 2022 sono 105 le istanze evase positivamente. Ancor più del dato è significativa la sua composizione: si tratta di 69 uomini e 36 donne. Un rapporto che mette in luce come una professione storicamente al 'maschile', sia oggi sempre più rappresentata dal genere femminile.

Un forte segno + si imprime anche sulle iscrizioni al nuovo corso di laurea triennale professionalizzante e abilitante in “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio” (LP – 01): gli atenei che hanno inserito il titolo accademico sono passati da 11 a 20 e da 145 gli iscritti sono divenuti 345, con un incremento del 238%.

Nell’ambito della professione assume un tono decisivo l’andamento del reddito e del volume di affari dei geometri professionisti, che rappresenta uno degli indicatori più importanti per la categoria e traccia, in base alle dichiarazioni 2022 sui redditi 2021 finora ricevute, un forte incremento: da un volume di affari di 2 miliardi e 324mila milioni si passa a circa 3 miliardi e 154 milioni.

In questo scenario si inseriscono, e concorrono a dare ulteriore slancio molteplici fattori, quali i 55 obiettivi di fine anno del PNRR: nel paniere sono 964 gli appalti del terzo trimestre 2022, un +125,8% rispetto al totale di 1,5 miliardi euro dei tre mesi precedenti. E ancora: 1.659 sono le gare per i servizi tecnici e gli appalti integrati; 433 i bandi attivati dalla PA (il numero finora più elevato), che rappresentano l’81,5% del totale per 1.274 milioni di euro.

Un contesto questo che afferma il valore di una scelta istituzionale già di per se lungimirante: i corsi formativi finora tenuti sul tema dei lavori pubblici alla categoria. Al momento sono 7 gli appuntamenti svolti in modalità ibrida (in presenza e online), cui hanno preso parte finora 1.960 geometri professionisti.

 

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