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Il Comamoter chiede interventi specifici per il settore

Macchine per costruzioni di
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I vertici del Gruppo, sottolineano il fatto che l’industria delle macchine movimento terra non riceverà impulsi dal Piano Casa o dalla Tremonti Ter e chiedono quindi provvedimenti mirati

Nei primi nove mesi del 2009, i volumi del mercato italiano delle macchine movimento terra si sono ridotti del 46,5% rispetto allo stesso periodo del 2008, con un totale di unità vendute a clienti finali pari a 9.586 unità. La flessione del mercato nel solo terzo trimestre dell’anno rapportato al terzo trimestre del 2008 è del 43,9%, ovvero inferiore a quella del periodo gennaio-settembre 2009.

Commentando quest’ultimo elemento, Enrico Prandini, presidente del Comamoter (il gruppo che all’interno di Unacoma rappresenta i costruttori di macchine movimento terra) ha dichiarato: “Il punto più basso della crisi potrebbe esser stato toccato, ma la situazione rimane drammatica, soprattutto perché il nostro settore non dovrebbe ricevere impulsi decisivi né dalla Tremonti Ter, né dal Piano Casa. Abbiamo bisogno di interventi specifici che scongiurino il pericolo della dispersione di un patrimonio industriale di eccellenza”.

Per quanto riguarda le varie linee di prodotto nei primi nove mesi dell’anno, le macchine tradizionali(apripista, motolivellatrici, escavatori e pale) diminuiscono del 43,5%; miniescavatori, minipale compatte e minipale compatte cingolate hanno registrato flessioni rispettivamente del 46,8%, del 49,4% e del 41,7%; le terne flettono del 57,1%, i dumper del 69,7% e i sollevatori telescopici del 44,9%. In calo anche i martelli demolitori (-37,1%) e le macchine stradali(rulli compattatori e vibrofinitrici) a quota –44,8%.

Da un punto di vista macroregionale, il mercato delle macchine movimento terra ha registrato al Nord una flessione del 50,4% (4.768 unità vendute), al Centro un –41,2% (2.573unità) e nel Sud e Isole un –42,7% (2.245 unità).