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‘Il prossimo Governo punti sulle piccole imprese’

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Confartigianato: “Bisogna ripartire da chi crea lavoro e sviluppo, le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 65,3% degli addetti”

“Dal voto del 4 marzo sono emerse chiare due aspettative. Dal Nord, ora che l’economia si è rimessa in moto dopo gli anni bui della crisi, arriva l’appello degli imprenditori a difendere reddito e lavoro da nuove tasse. Dal Mezzogiorno emerge la necessità di offrire risposte strutturali all’emergenza occupazione. Su queste aspettative le forze politiche devono compiere uno sforzo di realismo e di responsabilità per affrontarle con azioni rapide ed efficaci”.

E’ l’indicazione espressa dal Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, intervenuto a Roma a margine della consegna del Premio Germozzi 2018 (istituito dalla Confederazione in memoria del suo Fondatore Manlio Germozzi) al Professor Giulio Sapelli, ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano, il quale ha tenuto una lectio magistralis sul tema ‘Il debito pubblico nella lenta crescita mondiale da deflazione’.

“Bisogna ripartire - ha sottolineato Merletti - da chi crea lavoro e sviluppo, le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 65,3% degli addetti. L’unica ‘trazione’ che può funzionare per il prossimo Governo è quella finalizzata al vero sviluppo, puntando a costruire un Paese ‘a misura’ di piccola impresa: con leggi semplici e chiare, con un fisco leggero, un credito orientato alla competitività ed incentivi all’innovazione digitale, con una formazione che unisca scuola e lavoro, il sapere e il saper fare, una nuova Legge quadro sull’artigianato che superi vincoli di settore, dimensione e professione. Ripartiamo da una nuova legge per regolamentare la rappresentanza, dalla legge annuale delle MPMI che allinei tutte le misure di politica economica e sociale al principio europeo ‘Pensare innanzitutto al piccolo’”.