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Immobiliare: come va il mercato non residenziale?

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Immobiliare: come va il mercato non residenziale?
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L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate presenta il suo consueto rapporto trimestrale sul mercato non residenziale. Ecco i dati

Come sta andando il segmento non residenziale del mercato immobiliare? È una domanda particolarmente interessante, perché riguarda anche l’andamento dell’economia del nostro Paese. Troviamo la risposta.

L'Ufficio statistiche e studi della direzione centrale Servizi estimativi e Osservatorio del mercato immobiliare presenta il suo consueto rapporto trimestrale sul mercato non residenziale, offrendo un'analisi dettagliata delle transazioni realizzate nel quarto trimestre del 2023. In particolare, il report approfondisce l’andamento delle compravendite, espresse in termini di Ntn, nei settori terziario-commerciale, produttivo e agricolo, gettando uno sguardo anche al comparto delle altre destinazioni, costituito quasi interamente dalle unità immobiliari censite nel gruppo catastale F. I dati sono disponibili sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate.

La svolta del mercato immobiliare non residenziale

Il periodo in osservazione segna un punto di svolta nel mercato immobiliare non residenziale, interrompendo il costante calo registrato nell’ultimo anno. L’aumento del Ntn, pari all’1,4%, riflette una graduale ripresa osservata in tutti i settori del comparto, in particolare quello del terziario-commerciale (Tco) e Altro (Alt), che, in termini assoluti, hanno l’impatto maggiore sul risultato complessivo.

Nel dettaglio, il settore Tco registra un rialzo dell'1,7%, con volumi in aumento in tutte le aree del paese, a eccezione del Nord Est, che perde terreno, l’1,2% in meno rispetto al quarto trimestre 2022. Il dato disaggregato per sotto destinazione mostra un deciso incremento degli acquisti di negozi e laboratori (+8,9%), accompagnato da un modesto aumento delle compravendite di uffici (+1,5%) e un calo dei depositi commerciali, che riportano una diminuzione del 2,5%. Nelle grandi città si conferma la dinamica osservata a livello nazionale solo per i negozi, con particolare rilievo per Roma (+27,6%) e Napoli (+19,5%), a differenza delle altre destinazioni per le quali le variazioni registrate sono discordi.

Dopo un periodo di incertezza e contrazione, il settore produttivo sembra aver invertito la tendenza negativa, con un totale di 4.974 compravendite. Sebbene questo volume rimanga pressoché invariato rispetto all’omologo trimestre del 2022, ciò rappresenta comunque una svolta positiva, con un lieve aumento dello 0,4%. L'analisi per macroarea rivela una dinamica eterogenea, con il Nord e il Centro che trainano la crescita, mentre il Sud subisce una contrazione del 23% circa; i volumi scambiati salgono per gli immobili con una rendita compresa tra 500 e 5.000 euro (+6,6%) e per quelli con una rendita inferiore a 100 euro (+1,7%), a scapito delle altre classi che mostrano cali diffusi.

Il quarto trimestre del 2023 sorride anche al settore produttivo agricolo (Agr), che registra un ulteriore aumento degli scambi (pari al 6,5%), consolidando il risultato positivo dello scorso trimestre. Il mercato del settore risulta molto attivo nelle aree del Nord e delle Isole, cresce più lentamente al Centro, mentre frena al Sud, dove si rileva una variazione negativa del 9,2%.

Infine, il settore Alt, sulla scia dell’intero comparto, denota un aumento delle compravendite prossimo all’1%.

I risultati del quarto trimestre 2023, positivi nei diversi settori e nelle diverse aree del paese, aprono la strada verso la ripresa del mercato non residenziale offrendo segnali di incoraggiamento per il futuro, dopo le sofferenze che l’intero settore ha patito negli ultimi cinque trimestri.