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Immobiliare: il Covid ha rilanciato la provincia?

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Immobiliare: il Covid ha rilanciato la provincia?
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Al termine del primo lockdown, c’è stata una voglia di acquistare casa molto forte, ma qualcosa è cambiato. Ecco un’interessante analisi immobiliare

Abbiamo parlato spesso di come la pandemia abbia modificato la domanda immobiliare. Ma ora vogliamo andare oltre i tagli e la tipologia immobiliare, per concentrarci su “dove” è aumentata la richiesta.

Subito dopo il lockdown di marzo e aprile c’è stata una voglia di acquistare casa molto forte. Sono aumentati gli acquisti di prima casa da parte di chi risiede in una metropoli sia nell’hinterland della metropoli stessa sia in altre province della stessa regione e non.

Dalla grande città all’hinterland e alla provincia

Nel terzo trimestre del 2020 sono cresciute le percentuali di persone residenti in grandi città che hanno acquistato nell’hinterlandoppure in altre province, dove spesso per altre province si intende province della stessa regione di appartenenza. L’emergenza sanitaria ha quindi spinto più persone rispetto al solito a cercare la propria abitazione ideale, la casa principale, fuori dai confini cittadini.

A Milano la percentuale di persone che hanno acquistato nell’hinterland ed in altre province è salita al 44,6% del totale, mentre nel terzo trimestre del 2019 si fermava al 38,2%. Il fenomeno è ancora più evidente a Roma, dove si passa dal 14,2% all’attuale 32,6% di acquisti nell’hinterland ed in altre province. Anche a Torino aumentano gli acquisti fuori città, nel terzo trimestre del 2020 infatti raggiungono il 36% contro il 27,8% dell’anno precedente.

In alcune province delle metropoli iniziano a registrarsi più richieste da parte di chi vive in città per ricercare soluzioni più ampie. Ad esempio a Roma gli affiliati Tecnocasa e Tecnorete ci segnalano richieste nella zona dei Castelli Romani in paesi come Velletri, Lanuvio, Genzano e Campoleone. Richieste anche per Pomezia. Anche a nord della capitale ci segnalano richieste e Monterotondo, Sacrofano, Campagnano. In provincia di Torino si registrano richieste abbastanza diffuse sia in prima sia in seconda cintura per l’acquisto di spazi più ampi o con giardino. Abbiamo anche notato una buona tenuta dei valori in alcune periferie delle metropoli tra cui Milano: i prezzi più contenuti hanno consentito l’acquisto di metrature più ampie. Da Milano si registrano anche richieste a Monza, Legnano e in generale nella prima cintura della città.

Uno spostamento, in parte, dettato anche dalla necessità di acquistare laddove i prezzi sono più contenuti e c’è più disponibilità di metrature più ampie, di case con giardino, di case di nuova costruzione e di soluzioni indipendenti. Infatti è aumentata anche la percentuale di chi acquista queste ultime tipologie.

Effettivamente nel secondo e terzo trimestre del 2020 si evidenzia un aumento della percentuale di compravendite di soluzioni indipendenti e semindipendenti. In questo periodo abbiamo spesso sentito emergere una maggiore volontà da parte degli acquirenti di comprare abitazioni più ampie e dotate di spazi esterni e giardini ed è proprio quello che è successo. Nel post-lockdown le compravendite di queste tipologie sono nettamente aumentate, passando da una media del 18-19% all’attuale 22-23%, complice anche il flusso di acquirenti in uscita dalle grandi città.