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Immobiliare: il mercato delle abitazioni secondo gli agenti

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Immobiliare: il mercato delle abitazioni secondo gli agenti
Il “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia” fornisce una panoramica dell’andamento del segmento residenziale del mercato immobiliare

Come sta andando il mercato delle abitazioni nel nostro Paese? Lasciamo la parola a chi lavora quotidianamente sul mercato immobiliare, cioè agli agenti protagonisti di un’indagine di Bankitalia.
Nel terzo trimestre di quest’anno il numero di transazioni avvenute tramite intermediario è aumentato rispetto al periodo corrispondente del 2023, mentre si è ridotta la quota di operatori che segnalano la difficoltà degli acquirenti nell'ottenere un mutuo tra le cause prevalenti di cessazione dell'incarico a vendere. Due segnali che in parallelo marcano una ripresa del mercato immobiliare. In sostanza, le attese sul mercato nazionale e su quello proprio di riferimento, relativamente al trimestre in cui si è svolta la rilevazione e in prospettiva biennale, sono significativamente migliorate rispetto al periodo corrispondente del 2023. Il “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, l’indagine di Bankitalia, è stato realizzato su un panel di 1.458 agenzie immobiliari, condotto dal 23 settembre al 23 ottobre del 2024, insieme a Tecnoborsa e all’Agenzia delle Entrate.
Secondo il 72,3% degli agenti immobiliari interpellati, i prezzi delle case permangono stabili nel corso del terzo trimestre del 2024. Si mantiene stabile anche la percentuale di operatori, il 12,4%, che registra un aumento, mentre scende la percentuale di coloro che riportano, invece, una diminuzione dei prezzi e che passa dal 21,6% al 15,3%.

Immobiliare: sconti e tempistica degli acquisti

Lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali del venditore è sceso al 7,%, il valore più basso registrato dall’inizio della rilevazione. Riguardo invece la tempistica per la conclusione delle vendite, il tempo trascorso tra l’affidamento dell’incarico e la vendita effettiva è rimasto pressoché invariato, a 5,7 mesi, appena al di sopra di quello minimo registrato dall’inizio dell’indagine nel 2023.

Immobiliare: più facile l’accesso al credito

Si è ancora ridotta la quota di operatori che segnalano, tra le cause prevalenti della cessazione dell’incarico, la difficoltà da parte degli acquirenti di ottenere un mutuo. In pratica, tale quota è scesa al 20%, rispetto al 23% del trimestre precedente e al 34% del III trimestre dello scorso anno. Quindi in un anno si è registrata un’attenuazione di ben 14 punti percentuali. Coerentemente con le minori difficoltà di accesso ai prestiti per i compratori, la percentuale di acquisti finanziati con un mutuo è cresciuta sia rispetto alla precedente rilevazione (64%da 61) sia rispetto all’anno precedente. Resta tuttavia su valori bassi nel confronto storico.

Immobiliare: il punto sui canoni di locazione

Anche nel terzo trimestre il trend di crescita dei canoni di affitto si conferma su livelli storicamente molto elevati. Lo conferma la quota di agenti, il 51%, in crescita di 2 punti rispetto alla passata rilevazione, che hanno riscontrato un aumento del costo degli affitti.
Il 35% delle agenzie ha previsto un aumento dei canoni nel trimestre in corso, il 7% una riduzione.