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Inarcassa: nuove misure per semplificare l’accesso al certificato di regolarità contributiva

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Santoro: “La rimodulazione dell’irregolarità dovuta al mancato pagamento della contribuzione minima corrente permetterà a tutti gli associati di accedere più facilmente al lavoro”


Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, riunitosi la scorsa settimana, ha varato nuove misure che semplificano l’accesso al certificato di regolarità contributiva, condizione inderogabile per la partecipazione a gare di appalto e per l’affidamento di incarichi a liberi professionisti architetti e ingegneri, così come per la liquidazione dei relativi compensi.

Il provvedimento, particolarmente rilevante e complesso, coinvolge tutta la platea degli iscritti a Inarcassa che beneficeranno dei più ampi termini stabiliti per il rilascio della certificazione. Il CdA ha infatti deliberato che il mancato pagamento della contribuzione minima corrente - nel 2015 pari a 3.016 euro - non sia considerato come elemento di irregolarità grave e pertanto non ostativo al rilascio della certificazione e che l’attuale soglia di debito grave, sinora fissata a 100 euro, venga innalzata a 500 euro.

Il periodo di validità del certificato di regolarità contributiva passa da 90 a 120 giorni.
Inoltre il professionista avrà a disposizione 15 giorni anziché 7 per la regolarizzazione spontanea dei debiti o per l’omessa dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere il via libera per le stazioni appaltanti.

Come in precedenza, è considerato regolare l’associato che abbia presentato, per gli importi scaduti, un ricorso amministrativo o giurisdizionale ancora pendente alla data della richiesta del certificato. Così come resta inadempienza ‘grave’ l’assenza della dichiarazione relativa al reddito professionale ed al volume d’affari.

"I nostri iscritti fanno grandi sacrifici per versare regolarmente i contributi alla Cassa, ben sapendo che non si tratta di una tassa ma del loro stesso futuro previdenziale. Per questo dovevamo agevolarli”. Ha dichiarato il Presidente Giuseppe Santoro

Con il perdurare della crisi economica e le difficoltà del mercato del lavoro non potevamo più consentire che un debito di soli 100 euro potesse impedire l’accesso a una committenza o l’incasso di crediti vantati verso la P.A., come è invece previsto dalle regole generali applicate agli appalti pubblici. La rimodulazione della irregolarità - ha spiegato Santoro - permetterà a tutti i nostri associati di accedere al lavoro in modo più semplice e flessibile”.

Ora predisporremo tutti gli strumenti informativi e di assistenza - conclude il Presidente - per essere operativi dal 1° novembre, data da cui saranno applicati i nuovi criteri per il rilascio della Regolarità”.