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Inarsind: crisi e riforma professionale impongono un rilancio dell’azione sindacale

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Numerosi i temi analizzati nel VII Congresso degli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti. Sottolineata da tutti la necessità di tornare a dare valore alla professione


E’ stato un successo il VII Congresso degli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti (InArSind) che si è svolto venerdì scorso a Firenze.

Oltre alla partecipazione da ogni parte d’Italia e alla ospitalità delle istituzioni, il Congresso ha rappresentato un momento di forte rilancio dell’azione sindacale.

L’Assemblea ha approvato una mozione con cui si dà mandato al sindacato di investire risorse al fine di cambiare alcune fondamentali norme che dovranno essere definite nei Regolamenti: per realizzarli il Ministero della Giustizia ha dato ai Consigli Nazionali un anno di tempo. In questo periodo InArSind farà sentire la propria voce per contribuire a una riforma che sia il più possibile realmente utile a chi ogni giorno pratica la professione.

I punti principali che dovranno essere rivisti:
- introdurre una chiara definizione delle funzioni che gli Ordini sono chiamati ad assolvere, senza consentire sovrapposizioni di ruolo e competenze con le organizzazioni di rappresentanza;
- differenziare l’iscrizione agli Ordini Professionali tra liberi professionisti, dipendenti e docenti, come avviene per altre categorie, riservando ai soli liberi professionisti l’esercizio di atti di libera professione;
- prevedere non una formazione permanente basata su accreditamenti, bensì un aggiornamento professionale serio fondato su reali esigenze di informazione e approfondimento direttamente applicabili alla pratica professionale;
- introdurre un’approfondita indagine sull’effettivo fabbisogno di nuovi professionisti nel mercato della professione, al fine di valutare l’opportunità di un contingentamento adeguato delle iscrizioni alle Facoltà universitarie e della sua periodica revisione;
- riaffermare il riconoscimento della terzietà del ruolo del progettista affidando alla pubblica amministrazione solo il ruolo di produzione degli obiettivi e di controllo sul conseguimento di essi;

Il titolo scelto per il Congresso è stato: ”Un grande cantiere per il futuro - Valutazioni della nuova riforma delle Professioni - Ingegneri e Architetti liberi Professionisti: Produttori di Idee o Fornitori di servizi?

Tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di tornare a dare valore alla professione dell’Architetto e dell’Ingegnere, le figure che costruiscono le nostre città, i luoghi in cui viviamo, che sono portatori di un’idea di passato e di un’idea di futuro.

Avremmo voluto dedicare il nostro VII Congresso alle smart cities, perche’ le ‘città intelligenti’ rappresentano per noi un importante e interessante sviluppo della nostra professione per il futuro”, ha detto nella sua relazione Salvo Garofalo, presidente di InArSind.

"Poi  l’incontro tenuto poco più di un mese fa a Milano con tutti i protagonisti delle professioni tecniche ci ha convinti che c’è un altro “grande cantiere” che ci interessa molto da vicino,  ed è quello della riforma delle professioni: una grande occasione mancata. Il sindacato, nell’anno che si sta per aprire vuole contribuire in modo attivo al dibattito sui regolamenti su cui è stato dato mandato ai Consigli nazionali”.